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Avanti nel tempo, in originale “Flashforward” è un romanzo di fantascienza di Robert J. Sawyer, canadese, è uno dei più brillanti autori di fantascienza contemporanei. La sua science fiction va certamente inclusa in quella fascia del genere che pone maggiormente l'accento sulla prima parola, science. Il libro è stato pubblicato nel 1999. Recentemente il romanzo Flash Forward è stato acquistato per trarne una serie televisiva. Originariamente destinata alla tv via cavo HBO, la serie ha finito per essere contesa dai grandi network ed è stata alla fine acquisita dalla ABC.
Il libro ambientato nel 2009 ci racconta del momento dell'accensione dell'LHC al CERN di Ginevra. Per qualche motivo inizialmente sconosciuto, l'intera popolazione mondiale viene catapultata avanti di una ventina di anni, vivendo due minuti nel proprio futuro. C'è chi non ha avuto una visione e scopre quindi che in quel futuro sarebbe morto, chi scopre di essere vivo e stare ancora bene, chi ha scoperto di aver realizzato i propri sogni e chi invece scopre chiaramente di non essere riuscito a realizzare nulla e quindi decide di non farcela ad andare avanti con questa consapevolezza. Man mano che andiamo avanti, le teorie si susseguono, le domande si fanno sempre più pressanti, e ogni scienziato dice la sua: chi sostiene che il futuro che è stato visto è immutabile, chi è convinto che è una visione di un futuro in cui non era avvenuta la visione collettiva e che quindi non è più lo stesso futuro che vivranno loro, chi sostiene che, in ogni caso, si può cambiare. Miliardi di persone in tutto il mondo, quindi, si ritrovano a lottare contro la consapevolezza acquisita da questa visione.
Il tema fondamentale del romanzo è quello del libero arbitrio. Così viene anche spiegato da parte dell'autore nell'introduzione all'edizione italiana del romanzo. Per rispondere a questa questione, sviluppa una trama ed un susseguirsi di elementi ed avvenimenti interessanti e appassionanti. Nel complesso, tuttavia, pare che Sawyer sia più a proprio agio nel gestire la scienza rispetto alla filosofia, e se le vicende degli scienziati del Cern e la caccia al bosone di Higgs offrono una realistica rappresentazione della vera ricerca scientifica, la risoluzione del dubbio filosofico non convince completamente. Sarebbe stato forse opportuno mettere in campo un cast più ampio, e raddoppiare almeno il numero delle pagine, seguendone le vicende. Come in effetti hanno fatto gli sceneggiatori del telefilm.
L'autore gioca con la fisica quantistica per fornire una base razionale e scientifica a un meccanismo narrativo che, sfruttando i cliché della fantascienza e del poliziesco, gli permette di incalzare i temi del libero arbitrio e della predestinazione. il libro si legge in un fiato, molto dinamico e scorrevole, decisamente piacevole per chi ama il genere.
Insomma, un libro veramente molto interessante, che rilassa, intrattiene ma porta anche a fermarsi e riflettere, a cercare la propria teoria.