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Ho sempre amato la fantascienza, è un genere che mi ha appassionato fin da bambino insieme al fantasy, oggi è difficile trovare dei buoni libri di Science Finction, Asimov rimarrà per sempre un maestro insuperato e un po' come il fantasy dopo aver letto Tolkien sembra tutto stantio.
Questo libro però, badate bene, non è solo fantascienza: filosofia, teologia e tantissima comicità mescolate insieme, con un ritmo da grandissimo romanziere. Decisamente...un capolavoro. Personaggi come Zaphod Beeblebrox rimangono scolpiti nella mente per anni e forse non ce ne dimenticheremo mai nella nostra vita da lettore.
Adams riesce, attraverso situazioni paradossali ed assurde, a trattare i grandi temi della scienza e soprattutto della filosofia, con una freschezza ed un umorismo unico nel suo genere; possiamo sicuramente accostargli Pratchett per quello che è il fantasy. Questo è un libro, che attraverso le sue trovate paradossali e demenziali riuscirà a mettere in dubbio perfino la vostra stessa esistenza.
Il linguaggio semplice e scorrevole, leggero e mai banale che non si dilunga in inutili quanto pesanti descrizioni, fanno arrivare i temi affrontati direttamente al lettore in maniera fresca e leggera, nonostante sia filosofia allo stato puro.
Mi ha fatto ridere, mi ha fatto riflettere e anche commuovere, penso che sia il massimo che può dare un libro. Decisamente, stupendo.