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“A sangue freddo” parla della storia vera di una famiglia trucidata nel mezzo della notte, da due loschi individui, senza alcun apparente motivo. Un delitto che scuote le coscienze di una piccola città del Kansas, un posto in cui si dorme con le porte aperte e ognuno conosce il proprio vicino di casa. Un delitto commesso da due personalità agli antipodi ma che allo stesso tempo incarnano un concetto: la fine del sogno americano.
Un libro crudo, intenso, riflessivo, scritto in maniera divina da una delle più grandi personalità delle letteratura americana, Truman Capote. L'autore di “Colazione da Tiffany” si lasciò assorbire così tanto da quella storia e da quei luoghi, da esserne alla fine intrappolato lui stesso. Un romanzo che venne definito scandaloso, ma che io trovo geniale per il punto di vista che racconta, per come si passa dalla cruda cronaca dei fatti, al fantasioso viaggi degli assassini per il Messico e l'America alla ricerca di un posto nel Mondo, e ancora dal minuzioso racconto della reazione della piccola comunità dell'America rurale al delitto mostruoso, per arrivare fino al processo e alla condanna.
Se vi è piaciuto Carrère, in particolare “L'avversario”, questo libro lo divorate nel giro di una settimana.