"Esiste un dominio silenzioso. Esistono forme di pericolo celate, che vanno oltre la memoria; più antiche del primo sogno; antiche come il primo incubo. Esiste una quiete illusoria, una schiera di angeli dipinta su un’orda di demoni che bramano uno spiraglio di tenebra; la furia negli occhi di una statua. Esistono maschere tanto seducenti quanto fatali, sguardi che ammaliano la notte, in grado di squarciare l’oscurità. Noi abitiamo il buio. La nostra quiete è un riflesso, supremo inganno del giorno. La nostra mano ha graffiato l’eterna pietra, il nostro grido ha echeggiato nelle notti di battaglia. Siamo i segreti dominatori dei popoli; il nostro calore ha allietato i sogni di Cleopatra, gli incubi del Gran Khan. La vostra storia non è che la nostra Ombra." Prefazione di Daniele Palmieri.
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Premessa: tanti anni fa c'erano i Mammut ‘neri', splendidi omnibus dell'horror e del gotico che, nel loro gigantesco formato dalle pagine sottiliiiiiissime e fittamente stampate, raccoglievano il meglio della letteratura della paura a tema (fantasmi, streghe, mummie, vampiri, lupi mannari, diavoli).
Ebbene, questo prezioso volumetto, a tema felino, è come quella raccolta mancata sui gatti, creature del mistero e della paura per tanto tempo nella nostra cultura. Certo, qui non siamo alle 1000 e passa pagine dei Mammut della Newton Compton, ma il volumetto è comunque un bel viaggio nelle antiche ossessioni verso il mondo felino descritte nel 19° e primo 20° secolo. Racconti raramente ristampati, da autori che non ti saresti aspettato, con una stampa non ‘pulita' che fa tanto ‘vecchio libro' impreziosito da stampe a tema.