Ratings1
Average rating5
Reviews with the most likes.
Rimango basito di fronte a certe storie. All'idea delle vite che certi uomini fanno o hanno fatto; non parlo di chi balza continuamente alle cronache o di persone “importanti”, ma di gente comune che ha avuto vite straordinarie, talmente dense e ricche che quasi mi verrebbe da piangere a confrontarla con le tante grigie di oggi.
Questo libro mi ha ricordato per alcuni versi “Papillon”, di cui straconsiglio la lettura a tutti quegli sventurati che ancora non l'hanno fatto; certo le dinamiche, i luoghi, la storia è completamente diversa, ma parliamo sempre di vite vissute al limite dell'impossibile.
Questa è quella di Josef nato in Germania, al confine con la Polonia. Inviato appena diciottenne sul fronte russo con le armate hitleriane, sopravvive alla battaglia di Stalingrado, a un gulag e a una fuga rocambolesca attraverso vaste terre selvagge, dalla Russia all'Iran, inseguendo con ostinazione il sogno di una vita vera, di una possibilità di ricominciare tutto da capo.
Una storia che a leggerla neanche il miglior romanzo di fantasia, e pure vita vera, vissuta. Piena e totale davanti alle peggiori tragedie mentre molti si lasciavano andare, la voglia di vivere su tutto.
Un libro stupendo che si fa leggere in pochissimo tempo, scovato anche questo tra gli scaffali più alti di una megalibreria che presentava spavalda in vetrina schiere di vampiri innamorati.
Questi libri andrebbero letti nelle scuole, non per insegnare la storia, ma per insegnare la vita.
http://kelanthsblog.blogspot.com/