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Ho sempre adorato il film “Fuga di Mezzanotte”, è uno dei miei film preferiti, quelli che riguardo ogni tanto per rispolverare i ricordi che ne ho. Non per niente ha vinto due Oscar e tra le varie firme si può leggere Oliver Stone, insomma non stiamo parlando dell'ultimo “Vacanze di Natale”.
Quest'estate ero in Svizzera, gironzolavo tra le bancarelle di Lugano e da lontano ho visto la copertina di questo libro, non sapevo neanche che prima del film ci fu il libro, potevo immaginarlo certamente, ma ci sono delle cose che dai per scontato e basta. Ammetto che ho tenuto da parte questo libro per un po' perchè avevo una paura folle che mi offuscasse uno dei miei film preferiti. Ma come ormai è regola poteva essere il libro inferiore al film? Certo che no, perchè se il film è maraviglioso, il libro è stupendo e ci sono voluti solo due giorni per leggerlo.
Siamo ai livelli di Papillon; anche questo è una storia vera: William Hayes, uno studente americano, cercò di contrabbandare hashish fuori dalla Turchia nel 1970. Condannato a quattro anni e 2 mesi prima e all'ergastolo poi, nel durissimo carcere di Sagmacilar, riuscì a scappare nel 1975 in Grecia per poi fare ritorno a casa.
Una storia incredibile, il libro trasuda di amicizia, disperazione, luridume, pazzia, torture, giovinezza, oppressione e voglia, tanta voglia di libertà, di quanto a volte diamo per scontato il sole che ci batte sulla testa, del fatto che possiamo prendere la porta di casa e cominciare a camminare senza fermarci, senza trovarci di fronte ad un muro dopo pochi passi. E' la storia di uomini imprigionati che sono costretti a sopravvivere nonostante tutte le angherie, le privazioni, le torture e il sistema legale della Turchia negli anni settanta.
Questo è un libro che ti colpisce duro e tu sei lì che ad un certo punto gridi “dai Billy, non mollare, il confine è lì, dai ancora un poco e ce la fai...”. Storie di vite vissute al limite estremo della sopportazione, parole e pagine che ti entrano dentro e cominciano a sedimentare, ti danno consapevolezza, perchè sai che è vero quello che stai leggendo, quasi non ci credi, ma lo sai che è vero.
Memorabili, certi libri sono davvero così, senza ma e senza se.