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“Gentiluomo in mare” è un libro dell'autore Herbert Clyde Lewis, che non ha avuto certo una vita facile sia a livello autoriale, che personale. La storia affronta tematiche profonde e coinvolgenti attraverso una storia avvincente, anche se piuttosto breve. La trama si concentra su un uomo che, improvvisamente, decide di abbandonare una vita apparentemente perfetta con un lavoro eccellente, una moglie ideale e due figli e partire senza una meta definita, per poi precipitare in mare durante una crociera.
L'autore esplora la complessità della psicologia umana e le ragioni che possono spingere una persona a prendere una decisione così drastica. La narrazione offre una prospettiva intima sulla lotta interna del protagonista, i suoi dubbi, i rimpianti e la ricerca di un senso di libertà e avventura.
Le descrizioni dell'ambiente marino e delle sfide che il protagonista affronta durante il suo naufragio, sono dettagliate e coinvolgenti. Si riesce a provare l'isolamento, la disperazione e l'energia che emerge dalla sua lotta per sopravvivere.
Tuttavia, alcuni lettori potrebbero trovare la trama e le scelte del protagonista poco realistiche, soprattutto molto vetuste le idee della società e del protagonista (il libro è stato scritto nel 1937) o difficili da comprendere. Le decisioni via via prese dal protagonista possono risultare poco plausibili per alcuni, rendendo difficile l'empatia verso il personaggio.
In definitiva, “Gentiluomo in mare” è un libro che offre una storia intrigante e stimolante, ma che potrebbe non essere apprezzato da tutti a causa delle scelte poco comprensibili del protagonista. Consiglio questo libro a coloro che sono interessati a esplorare i dilemmi esistenziali e le conseguenze delle decisioni radicali nella vita, ma se non seguirete il mio consiglio, non è che mi strapperò le vesti nella pubblica piazza.