Ratings1
Average rating4
Spettacolare e terribilmente reale. Zola ti fa vivere sulla tua pelle le sofferenze dei minatori e la situazione sociale del tempo: è come se fossi lì, uno spettatore muto tra i personaggi. Soffri e senti tutto ciò che soffrono e sentono i protagonisti. Rivivi la disastrosa situazione dei poveri minatori nel pieno della rivoluzione industriale e finisci col domandarti, insieme all'autore, se per l'uomo sarà mai possibile vivere all'insegna della giustizia.
Cito, fra i tanti, uno dei pezzi oiù intensi:
“Ammettendo che la vecchia società non esistesse più, che fosse stata spazzata via fino alle briciole; be', non c'era da temere che il nuovo mondo a poco a poco sarebbe stato rovinato dalle stesse ingiustizie, gli uni malati e gli altri in buona salute, gli uni più furbi, più intelligenti, che si arricchivano e gli altri imbecilli e pigri, che ridiventavano scavi? Allora, davanti a quella visione di eterna miseria, il meccanico gridò con un tono feroce che, se la giustizia non era possibile con l'uomo, bisognava che sparisse l'uomo”