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Si tratta di un insieme di parole molto particolari perchè esprimono i sentimenti e le emozioni di una persona che è consapevole che gli mancano pochi mesi di vita a causa di un cancro. Che poi questa persona sia un neurologo, un chimico, un professore, un inglese, un ebreo non praticante, non cambia nulla. PErchè come dicevano fin dall'antichità, di fronte alla morte ci si spoglia di tutot e rimane solo ciò che siamotere, le nostre emozioni, il nostro vissuto, le nostre paure e preoccupazioni, i nostri momenti felici e tristi, quelli divertenti e imbarazzanti, insomma rimane solo la vita che abbiamo vissuto fino a quel momento e caratterizza ciò che siamo. E così, parlando della morte che lo aspetta, parla di sè stesso. Il libro potrebbe sembrare triste perchè lui non crede a una vita dopo la morte eppure, nelle sue parole, trapira un senso di tranquillità, di gioia per ciò che ha avuto e non dalla vita. Insomma, un senso di GRATITUDINE.