Questa trilogia è stata un viaggio... tra le stelle e tra le pagine; quando si finisce un'opera da più di milleduecento pagine, soprattutto ora che non ho più il tempo di quando potevo permettermi di passare intere giornate a leggere, finire una storia che mi ha tenuto occupato due mesi della mia vita mi lascia sempre soddisfatto, ancor più quando ti rendi conto di aver letto una pietra miliare della fantascienza; non per nulla quest'opera ha catturato l'immaginazione di lettori di tutto il mondo. Forse è anche uno dei pochi libri di autori cinesi che ho letto.
La trilogia è composta dai seguenti libri: “Il problema dei tre corpi”, “Il bosco oscuro” e “La fine della morte”.
So che a breve uscirà anche la serie Netflix, se non erro, di questa trilogia. Dunque motivo di orgoglio in più per aver ultimato la lettura prima.
La trilogia “Il problema dei tre corpi” è semplicemente straordinaria, un evento letterario nella fantascienza contemporanea che ridefinisce i confini dell'immaginazione e della speculazione scientifica. Cixin Liu ha creato un universo epico che sfida la mente e incanta il cuore, offrendo una visione unica e avvincente del nostro posto nell'universo.
Il primo libro, “Il problema dei tre corpi”, getta le basi per una storia coinvolgente e complessa, introducendo il lettore al misterioso messaggio alieno che sconvolge le fondamenta della comprensione umana. La trama è impeccabilmente costruita, con personaggi ben sviluppati e una suspense che cresce costantemente fino al finale sconvolgente. In questo primo libro ho trovato anche i miei personaggi preferiti della trilogia: Luo Ji, un personaggio chiave soprattutto nel secondo libro, “Il bosco oscuro”. È un astrofisico coinvolto nel progetto per affrontare la minaccia aliena. La sua storia è intrisa di elementi drammatici e decisioni difficili e Shi Qiang: un investigatore della polizia cinese noto anche come “Dio Nero”. È un personaggio carismatico e brillante, con un approccio unico alle indagini. Appare principalmente nel primo libro, ma il suo impatto si estende lungo la trilogia.
Nel secondo capitolo, “Il bosco oscuro”, la narrazione si evolve ulteriormente, portando il lettore in profondità nel cuore dei dilemmi etici e scientifici innescati dall'imminente incontro con una civiltà aliena. La psicologia dei personaggi è affrontata in modo brillante, e la trama si snoda attraverso intricati intrecci di politica, filosofia e avanzamenti scientifici. Qui ho trovato anche i personaggi “cattivi” o antagonisti migliori: Sofone e Mike Evans.
Infine, il terzo libro, “La fine della morte”, offre una conclusione epica e avvincente a questa straordinaria trilogia. La storia raggiunge il suo apice, risolvendo misteri e svelando verità che lasceranno il lettore senza fiato. La prosa di Liu è affilata come sempre, con riflessioni filosofiche che spingono il lettore a riflettere profondamente sulla natura dell'esistenza e sull'infinita vastità dell'universo. Qui ho trovato i personaggi che mi sono piaciuti meno, su tutti: Cheng Xin e Ai AA.
Alcune note dolenti, per essere del tutto sincero: nonostante il suo indiscutibile fascino, va notato che in alcuni punti la narrazione si dilunga eccessivamente, rallentando il ritmo della storia. Il primo libro, introduce un concetto affascinante e crea un'atmosfera di suspense che tiene il lettore incollato alle pagine. Tuttavia, alcuni passaggi dettagliati e discussioni scientifiche possono sembrare prolungati oltre il necessario, interrompendo il flusso della storia principale. Nel secondo libro, la trama si complica ulteriormente, portando avanti una narrazione intricata e coinvolgente. Tuttavia, ancora una volta, alcune parti della trama sembrano estendersi troppo, forse al di là della necessità, contribuendo a un senso di prolissità che può distogliere l'attenzione dalla trama principale. Anche nel terzo libro, mentre la trilogia raggiunge la sua conclusione epica, alcune sezioni sembrano indulgere in dettagli e spiegazioni che potrebbero essere accorciate senza compromettere la comprensione della trama.
In generale, la trilogia “Il problema dei tre corpi” è un capolavoro di creatività e intelligenza, una lettura che affascina e stimola la mente. Cixin Liu si conferma come uno dei maestri della fantascienza, offrendo un'opera che rimarrà incisa nella memoria dei lettori per lungo tempo dopo aver chiuso l'ultima pagina. Sinceramente era dai tempi di Asimov che non leggevo un'opera così intensa e pregna di Fantascienza con la “F” maiuscola e ci vorrà del tempo per farla sedimentare e apprezzarla veramente.
Se ami la fantascienza che ti spinge a pensare e ti trasporta in mondi straordinari, questa trilogia è assolutamente da leggere.