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4.5 stelle.
“La magia ti tende la mano, Ciri. A te, strana bambina, Sorpresa, Figlia del sangue Antico, il Sangue degli elfi. Strana bambina intessuta di Movimento e Cambiamento, Distruzione e Rinascita. Destinata e tu stessa destino. La magia ti tende la mano da dietro la porta chiusa. A te, granellino di sabbia begli ingranaggi dell'orologio della Sorte. Tende le sue grinfie verso di te il Caos, che non sa ancora se diventerai uno strumento o un ostacolo ai suoi piani. Ciò che ti mostra in sogno è appunto questa incertezza. Il Caos ha paura di te, Bambina Sorpresa. E vuole fa sì che sia tu ad averne.”
Dopo il precedente volume che non era altro che la seconda raccolta di racconti e che non mi aveva convinto molto, non sapevo cosa aspettarmi da questo primo romanzo.
Partendo dal presupposto che questo libro non ha una fine, come ha scritto Lys nella sua recensione, e gli eventi vengono messi in pausa, un po' come nei libri di ASOIAF di Martin, il Sangue degli Elfi è riuscito comunque a conquistarmi.
In questo primo romanzo vengono poste le basi per una buona trama, dei personaggi ben caratterrizzati e un worldbuilding che, seppur sia pennellato a tratti e risulta di tanto in tanto vago, trovo sia originale ed efficace.
Cerco di esaminare ogni punto un po' più approfonditamente.
Personaggi: più che Geralt, che abbiamo conosciuto tramite dei flash nelle raccolte di racconti, qui la protagonista è Ciri che sta iniziando il suo addestramento come stringa/maga.
Solitamente sui personaggi femminili ho sempre delle riserve, non riesco ad entrare in empatia..questa volta invece ho amato questo personaggio dall'inizio alla fine.
Tenera e tenace, trasparente e curiosa, Ciri ha un rapporto speciale con lo strigo e profondo con la maga Yennefer.
Come personaggi secondari ritroviamo di nuovo il nostro Ranuncolo (Dandelion, in inglese) e la maga Triss.
Per quanto riguarda i cattivi, mi riesce difficile tirare una riga di confine, perché ognuno fa i suoi interessi e tira acqua al proprio mulino per ottenere sempre più potere. Dovrei leggere i seguiti per capire se ci sono particolari evoluzioni.
Trama:
Sullo sfondo dell'addestramento di Ciri ci sono intrighi, spie, una imminente guerra e gente che la vuole morta o addirittura vuole vedere morti tutti. Risultato: forse lo vedremo nel seguito. Per ora ci sono le premesse.
Worldbuilding:
Gli strighi, o meglio i Witchers, sono unici, non sono propriamente stregoni, né maghi, né guerrieri, ma sono mutanti che hanno in sé più caratteristiche.
L'ambientazione è un po' vaga. Non c'è una mappa per ora, ma vengono nominate città, un Nord e un Sud, secondo me quel che basta ai fini della narrazione. Siamo in un mondo medievaleggiante, ma non rientra nei canoni della nostra storia e vi sono svariate razze, alcune conosciute, come umani, nani ed elfi ed altre inventate oppure risalenti al folklore slavo (non ne ho idea) come le driadi e svariati “bestie/animali” umanoidi o meno.
Consigliato a tutti. Dovete conoscere Sapkowski, o meglio quel figo di Geralt, l'adorabile Cori, quello strampalato di Ranuncolo e la potente maga Yennefer.