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Quindici uomini sulla cassa del morto, oh-yo! E una bottiglia di rum per conforto!
Questo libro è davvero avventuroso, magnifico, superbo. Un classico dell'avventure storiche sui mari. Rievoca le storie marinare classiche, quelle dei mari in tempesta, degli arrembaggi, dei pirati. Quelle che si sognavano sempre da bambino e le navi dei nostri giochi infantili erano costruzioni di legno, che mai avevano visto una goccia d'acqua. Ma che importava, se c'era la fantasia?
Anche il formato scelto è davvero impagabile. E' bello da tenere in mano, è comodo da leggere e da portare sempre con te e quando lo apri anche da una “risvolto” così piccolo escono così tante storie da restarne in balia come in una tempesta al largo delle Indie Orientali, sul ponte che rolla e il pirata John Long Silver che ti urla nell'orecchio di ammainare le vele!
Davvero un degno prosieguo dell'“Isola del Tesoro” di Stevenson, anzi se possibile addirittura meglio e c'è proprio da perdersi nella vita del pirata John Silver, che ha sempre vissuto con un cappio al collo, ma con le spalle libere.
Una vita vissuta da uomo libero e il suo nome consegnato ai posteri da queste storie per farsì che la sua vita “non è stata una caccola di mosca o una rugiada dispersa dal vento”. Anche i personaggi che fanno da contorno, e soprattuto l'ambientazione sono riprodotti fedelmente e trasmessi al lettore con una forza dilagante, trasportandoti al tempo degli “uomini di ventura” che solcavano i mari andando all'aremmbaggio di brigantini indifesi.
Consigliatissimo a tutti, ma direi imperdibile per chi ama i libri di avventura e di mare, anche per sfatare alcune convinzioni riguardo alla marina militare di un tempo, troppe volte distorta nell'immaginario collettivo, da tante brutte pellicole.