Ratings2
Average rating4.8
Reviews with the most likes.
Il titolo di questo romanzo anticipa molto dell'esperienza di lettura. La vicenda è ambientata negli Stati Uniti in una finestra temporale che salta per vari decenni del ventesimo secolo, raccontando una storia generazionale e una pastorale.
Dal dizionario inglese: A literary work portraying rural life or the life of shepherds, esp. in an idealized or romantic form.
In realtà sarebbe riduttivo, perché seppur questa definizione abbia molto a che fare con uno dei temi principali del libro, nella lettura ho trovato molto di più.
Forse è stato scritto con l'idea di mettere a disagio il lettore, almeno così mi son sentito più di una volta. Perché nel fondo di questa storia c'è solo una critica sul l'insensatezza della vita e dell'ipocrisia del sogno americano. Il libro mostra tutto ciò che è deforme, corrotto, ma allo stesso tempo tutto ciò che sembra sacro e giusto.
Ammetto però, che ho avuto momenti di difficoltà durante la lettura, la prosa è incisiva da far male, e in alcuni passaggi mi son sentito coinvolto, ma in altri penso che la storia vada un po' troppo alla deriva. Si allontani dall'argomento principale, e dilungandosi inutilmente su dettagli di relativa importanza.
Il finale mi ha stordito, e forse è voluto. Questo finale può essere una metafora che esprime il caos della vita, nulla è sotto il nostro controllo, tutto può essere stravolto da un momento all'altro. (4,5)