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Libro scritto molto bene, anche se di negativo ha l'essere MOLTO di parte e perdersi, di tanto in tanto, in lunghe liste di sigle di partiti, le quali, alla lunga, sembrano tutte uguali.
L'argomento centrale è trattato bene, com'è ben strutturata tutta la serie di avvenimenti che ha portato il governo fascista portoghese a combattere guerre coloniali inutili e costose, quindi ad arruolare studenti di sinistra che poi, col tempo e sfruttando il malumore diffuso, ha portato alla politicizzazione delle forze armate e alla fine della dittatura.
L'autrice fa notevoli paragoni con le forze politiche italiane, in quanto conoscitrice della situazione nostrana, che rende ancora più suggestiva la lettura.
La parte più interessante probabilmente è però quella successiva al “colpo di stato”: le azioni di controrivoluzione sono spiegate nel dettaglio ma fluentemente.