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Viaggio nella memoria è la guida al memoriale della Shoah che è un'area museale di Milano dedicata al ricordo delle vittime dell'Olocausto in Italia. È ubicata sotto la stazione Centrale, a piano strada, di fronte al palazzo delle ex Regie Poste, ed è stata ideata con lo scopo di «...realizzare un luogo di memoria e un luogo di dialogo e incontro tra religioni, etnie e culture diverse...» che si estende su una superficie di 7.060 m², per la maggior parte al piano terreno.
Dal cosiddetto “binario 21”, al quale in precedenza erano caricati e scaricati solo i treni postali, centinaia di ebrei, partigiani e deportati politici venivano caricati su vagoni bestiame diretti ai campi di Auschwitz–Birkenau, Mauthausen, Bergen-Belsen, Ravensbrück, Flossenbürg, Fossoli e Bolzano. Si conosce il numero dei convogli RSHA partiti dal Binario 21, che furono 20 (12 di soli ebrei, 5 di politici e 3 di misti). Il memoriale, promosso dalla Fondazione Memoriale della Shoah, presieduta da Ferruccio de Bortoli, è stato inaugurato il 27 gennaio 2013.
Il sito è stato riportato al suo aspetto originario, demolendo tutti gli elementi aggiunti nel dopoguerra e rendendo le superfici delle strutture portanti in cemento a vista, senza colorazioni o interventi di revisione estetica degli originari difetti di esecuzione e dei segni del tempo. La struttura si articola su due aree principali: “il Memoriale”, zona dedicata alla testimonianza degli eventi, e “il Laboratorio della Memoria”, sistema di spazi dedicati allo studio, alla ricerca e alla documentazione, all'incontro e al dialogo. Il percorso ha inizio con la “Sala delle testimonianze”, riempita dalle voci dei sopravvissuti, prosegue con lo spazio di manovra dei vagoni, chiamato “Binario della Destinazione ignota” e si conclude con il “Muro dei Nomi”, emblema del ricorso del dramma della Shoah.
Ho acquistato questo libro dopo la mia visita al memoriale di questo venerdì, in occasione della giornata della memoria, visita che ovviamente consiglio a tutti, così come questo libro che ripercorre parte delle vite delle persone che hanno transitato costretti dalla Stazione Centrale di Milano per essere mandati a morire nei campi di concentramento tedeschi, con l'indifferenza (come scritto a grandi lettere di pietra all'ingresso voluto dalla deportata e sopravvissuta Liliana Segre) di tutti i milanesi.
In questo caso mi sembra superfluo parlare dei contenuti del libro o meglio del catalogo, che riporta le varie cartellonistiche esplicative della mostra, il mio è più un invito ai milanesi e a chi magari passa dalla stazione centrale per spostarsi con il treno a fare una visita al memoriale, a provare a salire su uno dei vagoni presenti al binario 21, a farsi salire i brividi lungo il corpo, perchè non eista indifferenza, mai più.