Solito bel libro di Baricco, scorrevole, intenso, “strano”. Ovviamente deve piacere l'autore, uno di quegli scrittori da odio o amore. A me piace abbandonarmi alle sue storielle delicate e fantasiose, mi permettono di staccare la spina ed immergermi in quel mondo così ben scritto, cosi sognante, piacevole. Una garanzia.
La storia parte piano, anche se tutta la prima parte è stata per me comunque molto godibile, poi il cuore vero e proprio del libro è un susseguirsi di eventi “fantastici” e momenti crudi. Arrivato quasi alla fine, ripensando a quanto letto, sembra un normale libro di avventure e nulla di più. Poi il twist finale e giù a ripensare a tutto e la valutazione sale a 4 stelle... quindi tenete duro che ne vale la pena.
Uno strano incrocio tra autobiografia e saggio sulla musica elettronica con un occhio particolare alla scena europea ed alla techno. Il libro non annoia mescolando con intelligenza i passaggi storici con quelli autobiografici. Certamente questo mix potrebbe lasciare insoddisfatti chi cercava un vero e proprio saggio ma la scelta fatta ne permette una lettura più agevole senza appesantire il lettore con troppa nozionistica.
Ad essere sincero mi aspettavo di più da Ellis, sopratutto dopo l'ottimo primo (semi-autobiografico) capito e inizio vero e proprio... Poi invece la storia si perde, Ellis prova prima a spaventarti con poco successo (altro che King) e anche se la lettura scorre veloce alla fine sono arrivato a finirlo spinto giusto dalla curiosità che non per merito del libro. Peccato.
Dopo Cosmopolis che è stato un vero e proprio colpo di fulmine per me, questo mio secondo approccio a Delillo mi ha lasciato contraddetto. Solita straniante scrittura di Don ma questa volta (tranne il solito splendido incipit) la storia non mi ha colpito particolarmente e anche se alcuni passaggi sono bellissimi e intensi come solo lui riesce, il resto mi ha, non dico annoiato, ma lasciato con un senso di vuoto dentro.
Una delle migliori storie di Evangelisti. Rispetto ai normali racconti dell'inquisitore d'Aragona qui le storie sono più scollate ed è meno intuitivo trovare il legame tra i vari avvenimenti che si succedono nelle solite molteplici linee temporali che l'autore delinea. Ma ognuna di queste storie hanno una loro profonda forza. Sopratutto il personaggio di Pantera, ma anche Eymerich è più spietato e profetico che mai.
Ennesimo capolavoro di Dick, ennesima discesa negli abissi dell'animo umano. Questa volta è la dipendenza alla Droga la scusa che usa l'autore per raccontare la psiche umana e la crescente dipendenza e perdita di coscienza del protagonista sommerso dalla dipendenza e dalla dissociazione da se stesso. Storia cupa e disperata come poche. Bellissimo.
Il mio primo libro di DeLillo e il giudizio finale non può che essere positivo. Ammetto che all'inizio ho un po faticato ad entrare nell'assurda storia ma il ritmo cresce ed i personaggi che interagiscono con il protagonista sono sempre più interessanti cosi come i dialoghi.
Sicuramente no un libro facile, all'inizio molto criptico ma piacevole da leggere e in grado in più punti di stupire e far riflettere.
Sicuramente continuerò a leggere questo Autore.
E' difficile esprimere un giudizio su questo libro. La storia di un uomo comune (Everyman) negli ultimi anni della sua vita. Riflessioni sulla morte, sulla malattia, la solitudine e gli errori fatti e ormai irrimediabili. Tuttavia non mi ha preso. Sarà che mi sembrano tematiche ancora cosi lontane o per la poca empatia con il personaggio. Da rileggere tra una decina d'anni :-)
Devo ammetterlo, questo non sembra lo stesso libro dello scrittore di Fight Club, Survivor, Invisible Mosters, Soffocare...
Una storia che a me è sembrata telefonatissima, dove ho capito quasi subito dove voleva andare a parare e anche priva di quel sarcasmo, quella pungente ironia che tanto mi ha fatto amare Palahniuk. Mi sono costretto a finirlo proprio per vedere se alla fine riusciva a stupirmi ma nulla. nulla.
una vera, incredibile delusione.
Questo non è un libro di Fantascienza. O meglio, Dick è conosciuto come tale (uno scrittore di Fantascienza) ma a torto. Questo libro ne è l'esempio lampante, dietro la storia di un mondo in cui l'asse ha vinto la seconda guerra mondiale, Dick analizza la psicologia umana, parla di altro. Ed è maledettamente bravo.
Ho tardato a leggere questo ennesimo capolavoro di Dick in quanto avendo visto il film credevo di saperne gia la trama. Niente di più sbagliato. Dick, come al solito usa una storia di fantascienza come pretesto per approfondire e sondare la mente umana e in questo libro supera ancora se stesso. Si inventa un mondo complesso, pieno di idee originali e spunti di riflessione. Capolavoro.
Bello spaccato non solo di una band (i Massimo Volume) culto nell'ambiente indie italiano ma di un periodo storico preciso.
Tutto viene descritto dalle parole stesse dei protagonisti e di chi c'era davvero. Quindi niente lungaggini da critici musicali ma la storia cruda e pura. Senza Filtri.
Il Libro è venuto talmente bene che lo consiglio anche a chi non conosce i Massimo Volume.
Il modo in cui Cormac McCarthy descrive la storia di queste due anime perse nel nulla post apocalisse ha qualcosa di magico. Le giornate sempre uguali, questa perenne e costante ricerca di una speranza che sembra non esserci. Angosciante è angosciante ma McCarthy scrive cosi bene, con uno stile cosi asciutto che il libro ti cala addosso come un velo senza però permetterti di lasciarlo. Splendido.