
Sarà che di quest'autore non avevo mai letto niente prima d'ora..Sarà che per me il racconto gotico o horror per eccellenza è quello di Poe..Oppure sarà per chissà quanti altri motivi..ma, sinceramente, ho trovato questo libro abbastanza stucchevole e per niente avvincente.
Chissà, forse l'ho letto nel periodo sbagliato? Non ci credo poi così tanto.
Meraviglioso.
Un viaggio nella vera Italia, quella degli anni '50 e '70...un viaggio che, seppur breve, rimane decisamente rappresentativo e unico.
Non sono mai stata una grande ammiratrice di "Fantozzi", ma questo titolo mi invitava...in modo del tutto inaspettato.
La lettura è corsa via veloce...per una giornata posso dire di essermi fatta prendere dalla nostalgia (di epoche mai vissute, ma viste nei film e lette nei libri), dalla gioia e dall'amore per la vita, per le belle cose che, nonostante tutto, continuano ad esserci in un modo o nell'altro.
Una lettura davvero significativa..ho riso tanto e mi sono sentita "a casa".
Meraviglioso.
♥
"Nella vita la cosa più importante è cercare disperatamente di essere il più felici possibile. Anche nei momenti brutti. Anzi, è lì che bisogna sforzarsi il più possibile, e trovare in ogni momento della vostra vita un qualunque motivo di felicità. E poi, vi dò un consiglio. Cercate di accettare, quando sarete grandi, tutto quello che la vita vi ha regalato. Vedete, solo una persona ogni duecentomila riesce a centrare gli obiettivi che magari ora voi state sognando. C'è un segreto in tutta questa storia: sapere che la vita è comunque una cosa meravigliosa!"
Inaspettato.
Ho iniziato a leggere questo libro per via della mia passione per il Giappone e il folklore in generale.
Le storie raccontate nel testo sono molto interessanti e davvero immerse nel fenomeno tradizionale giapponese.
Sono rimasta un po' sorpresa dall'ultima parte relativa agli insetti, soprattutto dal saggio dell'autore che, partendo dall'analisi della vita delle formiche, costruisce un'intera visione filosofica sul genere umano e il suo status sociale.
Davvero molto interessante.
Davvero bello.
Non me l'aspettavo per niente. Di solito non nutro molte aspettative nella letteratura contemporanea, tanto meno in quella "di casa". E invece...
Ci si sente soli, soli come si può essere solo in mezzo a una folla, ma allo stesso tempo si è parte di qualcosa che sta avvenendo in quell'unico momento, e che non si ripeterà. Perché, per quanto lo scenario possa essere lo stesso, l'attimo successivo racchiude un mondo completamente differente. Mondi che sbocciano e appassiscono nel tempo di un respiro. Una costante vibrazione che ti attraversa e riecheggia. Senza fine.
Molto interessante.
Per chi fosse interessato ad avere delle nozioni di base riguardanti i documenti che tramandano i testi del Nuovo Testamento, questo è il libro giusto.
Si tratta di un breve manuale (solo 183 pagine compresi gli indici) che analizza, in modo rapido ma profondo, le varie problematiche e i vari scopi che si pone la filologia neotestamentaria nell'analisi degli antichi testi.
Un testo decisamente riassuntivo, probabilmente poco adatto al neofita. Come spiegato del resto nell'introduzione, questa serie di "quadernetti" - di cui questo libricino rappresenta il primo - è destinata ad affiancare le lezioni universitarie, non a sostituirle. Sicuramente è una buona infarinatura e un buon modo per tenere da parte un riassunto dei vari ritrovamenti di testi cuneiformi.
Ottimo per la bibliografia di riferimento.
Peccato per la miriade di errori grammaticali e di stampa.
Distrazioni.
Ebbene sì, ho usato la seconda puntata delle Cronache di Narnia per evadere dalla sessione degli esami universitari! Sono stata una specie di Alice che scappa nel Paese delle Meraviglie..! È stata una lettura piacevole e molto scorrevole, proprio quello che desideravo! E che dire..una storia carina ma forse troppo lenta e troppo realizzata con l'espediente del flashback. Ma sono riuscita a rilassarmi quindi...missione compiuta!
Molto interessante, senza ombra di dubbio. Ho appreso molte cose che non sapevo, soprattutto su folklore e popoli polinesiani. Purtroppo però, mi è sembrato spesso ripetitivo e a volte anche abbastanza "scontato". Forse, prefiggersi un compito così impegnativo è qualcosa di troppo complesso da risolvere semplicemente con qualche teoria.
In ogni caso, il libro è interessante e argomentato abbastanza bene, ripetizioni a parte. In alcuni punti è troppo pedante, ma probabilmente si tratta del modo di scrivere dell'autore.
Avendo visto prima il film, diciamo pure che ero preparata quasi su tutti gli avvenimenti. In ogni caso, davvero bello anche se, a parer mio, lo scontro con "Riddle" si snocciola in troppe poche righe! A parte questo, rimango ancora piacevolmente sorpresa di quanto il film abbia rispettato trama e battute del libro originale. Alla prossima puntata!
Lo sapevo che procedendo con gli altri capitoli di Anita il tutto sarebbe divenuto sempre più avvincente! E finalmente sono stata accontentata! Libro letto in pochissimi giorni, dopo aver concluso la sessione d'esami "invernale"..dico solo che ho trascorso una giornata intera a leggere senza potermi mai staccare dalle parole della Hamilton. Lo stile è il solito, terribilmente rilassante..ma con la storia stavolta si è superata! Non vedo l'ora di leggere il prossimo!
Ricordo che comprai questo libro durante i primi anni di scuole medie per una lettura estiva imposta dalla prof. di italiano. Ora, studiando per l'esame di antropologia dell'università, mi è tornato in mente e sono andata a recuperarlo nella libreria, alquanto in buono stato. Per anni mi ero quasi dimenticata di averlo, e sicuramente non mi era passata nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di leggerlo di nuovo.
L'altro giorno però, mi sono sentita incuriosita, forse perché sto trattando il tema o forse per svagarmi un po' dallo studio pressante del manuale antropologico..ed ecco qua!
Meglio di quel che mi aspettassi o ricordassi! Una storia che fa davvero riflettere..sulla natura umana e sul vero concetto di evoluzione..ci saremo davvero evoluti? Oppure, come nel libro, le comunità ancestrali erano esattamente come noi, con qualche comodità in meno? Uno spunto davvero interessante su cui riflettere.
E comunque, ora sicuramente penserò più spesso al "più grande uomo scimmia del Pleistocene"!!
No, solo il fatto che l'avessi quasi finito in gennaio e che l'abbia lasciato a prender polvere fino adesso (che è marzo)..la dice lunga!
In definitiva, non mi piace per niente il modo di scrivere dell'autore. Penso che, in linea di massima, si potrebbero presentare gli argomenti in maniera un po' meno aggrovigliata e senza tutti quegli esagerati giri di parole che, veramente, fanno venire più sonno che altro.
Purtroppo mi trovo a scrivere questa recensione dopo quasi un mese dalla lettura, o meglio, rilettura. Che dire, l'ho voluto rileggere in seguito allo studio dell'arte egiziana antica e devo dire che questo ha aiutato ad avere una visione abbastanza diversa del testo e degli argomenti trattati.
A parte questo, l'autore rimane per me un ottimo egittologo e scrittore, avendo affrontato un tema che già di per sé suscita curiosità in un modo tutt'altro che statico.
Quattro stelle!
Non so, forse amo le opere monumentali ma complete, ma questo libro ha rappresentato per me una sorta di "assaggio" sull'arte dell'Egitto antico. Sicuramente è ben strutturato ed organizzato, e molte spiegazioni vengono date in modo molto più limpido che altrove, però alcune cose fondamentali non appaiono, e alcuni concetti sembrano essere riportati in maniera ripetitiva per tutta la lunghezza del volume.
Se scrivessi che mi sono annoiata, poi gli egittologi se la prenderebbero a male...eppure! Per essere considerato una delle pietre miliari della storia egiziana antica l'ho trovato abbastanza antiquato e stucchevole. Insomma, un testo abbastanza noioso che ho utilizzato per l'esame di archeologia egiziana all'università. Spero di leggere qualcosa di più interessante e meno dispersivo in futuro. È un sovraccarico di informazioni a volte disordinate.
"In breve, poiché la realtà che interessa l'individuo è al momento imperscrutabile, bisogna che egli faccia affidamento sulle apparenze. E, paradossalmente, più l'individuo dà importanza alla realtà che non è percepibile, e più deve concentrare la sua attenzione sulle apparenze. L'individuo tende a trattare i presenti sulla base delle impressioni che essi in quel momento danno per ciò che riguarda il loro comportamento passato e futuro. Perciò gli atti di comunicazione si traducono in atti morali. Le impressioni date agli altri tendono a essere trattate come pretese e promesse implicite e le pretese e le promesse tendono ad avere un carattere morale."
Avrebbero dovuto chiamarlo "Egittologia", mica "Egitto"!
Studiato per un esame universitario, mi aspettavo qualcosa di diverso. Si tratta comunque di una rassegna delle varie fasi della storia dell'archeologia egiziana e quindi dell'egittologia. Partendo dal concetto di che cos'è per noi l'archeologia, l'autore racconta come interessi politici abbiano spinto avanti l'archeologia in Egitto fino praticamente al secolo scorso.
Penso che sia stato degradante leggere questa storia. Noi, in quanto europei, siamo sempre abituati a ritenerci nel giusto...ma leggendo le cose dall'esterno ci si può facilmente rendere conto di quanto siamo stati invadenti e terribilmente approfittatori nei confronti della cultura - in questo caso - egiziana.
Insomma, una sofferenza e una "concorrenza" da Napoleone ai giorni nostri!
Come riassunto dell'evoluzione umana è molto coinciso e chiaro...il mio voto è così basso semplicemente perché non ho tanto amato il tono espositivo dell'autore, che a volte sembra imporsi mentre altre sembra voler presentare solo i punti di vista che per lui hanno un qualche valore.
Inoltre, in generale non sono d'accordo con alcune nozioni paleontologiche e quindi tutto l'insieme ha prodotto il mio giudizio.
Molte parentesi, troppa "ironia"...insomma, sembra quasi un libro "semi-serio".
Dopo tantissimo tempo che volevo leggere questo volume: ce l'ho fatta!
Questo viaggio attraverso quella che tutti reputano la prima civiltà del mondo è estremamente interessante e la caratteristica che mi ha affascinato di più del libro è rappresentata dalle numerose fonti che vengono riportate in continuazione e per ogni argomento trattato.
L'autore scrive in maniera umile, senza pretendere di aver sempre ragione o di imporre per forza le sue conclusioni al lettore...atteggiamento che ho trovato notevole.
Consigliato!
Sarà che mi sono piaciuti sempre di più i vampiri dei licantropi...
Rispetto agli altri libri che ho letto finora dell'autrice, devo dire che questo mi è piaciuto un po' meno. C'era sicuramente meno azione, troppa libidine e...troppi licantropi!!
Fortunatamente ci sono sempre delle pagine dedicate a Jean-Claude, così almeno ho potuto respirare anche in mezzo ad un libro del genere...ok, non sono tanto fan dei lupacchiotti mannari che cercano di mangiarti o...peggio!
Penso che comunque continuerò la serie, perché la storia continua e ammetto di essere comunque incuriosita dal seguito.
Tre stelle perché è stata una vicenda un po' troppo statica, con tutta l'azione condensata negli ultimi due o tre capitoli!
Ancora non riesco a credere di averlo studiato tutto!
È un'opera universale! Tutto il Vicino Oriente antico analizzato per filo e per segno da Mario Liverani. È un testo di ampio respiro che riesce a sottolineare tutti gli aspetti più importanti (e non solo) dell'Antica Mesopotamia, Anatolia, Iran...
Davvero stupefacente. Studiato tutto per un esame universitario, attuale anche se è passato del tempo dalla sua prima stesura (anni '80 con revisione degli anni 2000).
Tutta la storia dal III millennio al VI secolo a.C.in un solo volume! :)
Ero semplicemente incuriosita. Non sapevo di cosa parlasse il libro e non ho nemmeno visto i film che sono usciti, quindi partivo completamente da zero.
Che dire?
Mi è sembrato di poter tornare bambina per tutto il tempo che ho tenuto il libro fra le mani. E penso che sia un'ottima sensazione. Forse mi aspettavo qualcosa di più elaborato, dato il successo che ha avuto, ma devo ammettere che ho molto amato il modo di esprimersi dello scrittore e il suo modo di scrivere in generale.
Se avrò tempo, leggerò sicuramente anche gli altri...dovrò pur scoprire che altro deve succedere! :)
Non penso che ci sia un modo di esprimersi in così poco spazio riguardo quest'opera enorme. Scriverò più avanti qualcosa di più approfondito.
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"Súbito allor, com'acqua 'l foco amorza,
d'un lungo et grave sonno mi risveglio:
et veggio ben che 'l nostro viver vola
et ch'esser non si pò più d'una volta.."
[Petrarca, Canzoniere, CCCLXI]