«Un testo perturbante e potente sull’adolescenza, i suoi misteri e il senso di colpa. È nato uno scrittore capace di scuoterci». Psychologies Magazine «Victor Jestin descrive con parole affilate l’aria viziata delle tende, la musica commerciale, le maschere dei conigli rosa che vi obbligano a divertirvi, gli adolescenti tanto teneri quanto stupidi, la rabbia, il desiderio, l’assurdità. Scottante davvero». Grazia «Nel suo romanzo d’esordio, Victor Jestin dimostra un’incredibile maestria letteraria. Breve, spietato, ben riuscito, padroneggiato alla perfezione: un libro da vero scrittore». Jean-Claude Perrier, Livres Hebdo “Oscar è morto perché l’ho guardato morire senza muovere un dito. È morto strangolato dalle corde di un’altalena”. Così comincia questo breve e intenso romanzo che racconta l’ultimo giorno di Léonard, diciassette anni, in un campeggio delle Landes oppresso dalla canicola. Un comportamento irreparabile che lui per primo non sa spiegarsi. Rimanere immobili è la stessa cosa che uccidere? In preda al panico, sotterra il corpo nella spiaggia. Il giorno dopo, mentre si aspetta di essere scoperto da un momento all’altro, conosce una ragazza. Il libro è la storia di un adolescente estraneo al mondo che lo circonda, un giovane che non sa stare al gioco della seduzione, della festa perenne, delle vacanze, e che si oppone passivamente, ma con tutte le sue forze, all’obbligo di felicità diffuso dagli altoparlanti del camping.
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