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Il titolo originale dell'opera è “Debout les morts” del 1995 e qui ci sta la solita critica agli editori italiani che non rispettano mai le cronologie delle uscite dei libri, tralasciando il fatto che è uscito in Italia quasi sette anni dopo.
Se volete partire a leggere la serie degli “Evangelisti” consiglio comunque di partire da questo in quanto è introduttivo sui personaggi che la scrittrice utilizzerà nei libri futuri, quindi anche se in Italia è il secondo pubblicato, il consiglio è di partire da questo, perché' il carattere dei personaggi è delineato, e, dopo questa narrazione, si apprezza meglio anche “Io sono il tenebroso” (il secondo della serie, ndr).
La trama è presto detta: un faggio, spuntato dal nulla nel giardino dell'ex cantante lirica Sophia Siméonidis, fa da starter per le indagini, trasformando rapidamente l'albero in una vera e propria ossessione, acuita dalla più totale indifferenza dimostrata dal marito Pierre nei confronti dell'evento. E' uno scherzo? Un regalo? Oppure è qualcosa di più tenebroso? Verrà chiesto aiuto ai nuovi vicini, abitanti nella “Topaia”, una villetta abbandonata da anni. I protagonisti del libro, tre giovani storici disoccupati ed un ex sbirro corrotto che li soprannomina Gli Evangelisti, cominceranno subito ad indagare.
Ottimi fattura e trama, una scrittura divertente, scorrevole, incisiva, intelligente ed ironica, punto di forza la raffigurazione e caratterizzazione dei personaggi. Forse qualche eccesso nel ricorso al surreale. Non troverete un giallo pieno di azione e particolarmente complesso, ma di sicuro un'ottima scrittura.
Consigliato a tutti, anche a chi poi vorrà avventurarsi nelle indagini dell'ispettore Adamsberg, altra serie della scrittrice che fa della sua inesauribile vena creativa ed il suo rigoglioso talento narrativo, un suo punto di forza.