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IL CASO EDITORIALE DELL'ANNO, PUBBLICATO IN 35 PAESI, PER MESI IN VETTA ALLE CLASSIFICHE Una protagonista che dice sempre quello che pensa. Diventerà un'amica di cui non potrete fare a meno. «Eleanor Oliphant è un personaggio che resta attaccato alla nostra pelle.» Robinson - la Repubblica - Gaia Manzini «Un fenomeno editoriale in tutto il mondo, Italia compresa.» Corriere della Sera «Imperdibile. Uno degli esordi più riusciti dell’anno.» New York Times «Non ha eguali.» The Observer «Indimenticabile e vero.» Daily Mail «Imperdibile. Uno degli esordi più riusciti dell’anno.» New York Times «Commovente e saggio. Leggetelo.» People «Un fenomeno che ha dato vita a un nuovo genere letterario.» The Guardian «Indimenticabile e vero.» Daily Mail «Non ha eguali.» The Observer «Un fenomeno che ha dato vita a un nuovo genere letterario.» The Guardian «Commovente e saggio. Leggetelo.» People «Imperdibile. Uno degli esordi più riusciti dell’anno.» The New York Times L’unica cosa che conta è rimanere fedeli a ciò che si è veramente Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo. Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che secondo la stampa internazionale più autorevole rimarrà negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai è unico e raro come solo le grandi opere possono essere. In corso di pubblicazione in 35 paesi, è il romanzo d’esordio più venduto di sempre in Inghilterra, dove è da più di un anno in vetta alle classifiche. Ha vinto il Costa First Novel Award e presto diventerà un film. Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Una storia di resilienza, di forza, di dolore, di speranza. Un grande romanzo con una grande anima.
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