Ratings1
Average rating4
Un bel romanzo di nicchia di fantascienza, pubblicato nel 1980 dove in un immaginario futuro distopico i robot sono stati demandati a prendersi cura dei loro inventori a cui hanno demandato tutto per lasciarsi scivolare in una vita comandata dalle droghe e da un individualismo estremo che ha portato l'umanità sull'orlo dell'estinzione.
Il libro si svolge nel futuro intorno al 2.400 d.c. in quello che erano gli Stati Uniti d'America e prevalentemente a Ney York ed i protagonisti sono tre: Robert Spofforth, un'androide della serie nove (la più evoluta mai creata e ultimo della sua specie) con una mente copiata e modificata di uno dei suoi inventori che ha il solo desiderio di morire (il personaggio migliore secondo me); Paul Bentley professore che imparerà a leggere in un mondo che lo ha dimenticato e Mary Lou, donna con un quoziente intellettivo superiore, fuggiasca da questa società e che si ritroverà in mezzo ai due protagonisti maschili.
Quello che domina il pianeta è la “legge della Privacy”, che vieta ogni forma di contatto, l'individualismo dunque viene portato all'estremo e una falsa forma di interiorità e serenità al motto di “non chiedere, rilassati” data dalle droghe rilasciate ovunque uomini e donne si trovano a contatto solo per “il sesso in fretta è meglio”. Abolito l'amore, abolita la famiglia, abolita qualsiasi forma di lavoro fisico ed intellettuale, lasciato in mano a varie forme di robot dai più idioti a quelli che governano il mondo. Nelle droghe assunte per rilassarsi sono rilasciate anche sostanze per rendere la popolazione non più fertile e dunque non esistono bambini, l'uomo è destinato a scomparire.
Il libro presenta una struttura contraddistinta dall'alternanza delle storie dei protagonisti principali. La trama è molto avvincente ed originale, con punte di malinconia e tristezza; la narrazione è fluida, il libro si legge molto velocemente, ma questo non vuol significare che sia scontata o banale, anzi pone il lettore davanti a domande “esistenziali” e si proietta nella nostra introspezione.
Quello che più ho amato di questa storia è che il potere della conversione e di quella che probabilmente sarà la redenzione e la salvezza dell'umanità è demandato ai libri e la loro lettura che ancora una volta ci insegnano che “leggere è essere liberi”. In un mondo dove l'uomo che ha cercato la libertà nella tecnologia estrema e che si ritroverà manipolato da essa, un oggetto semplice e così poco tecnologico come un libro lo salverà.
Nonostante questo libro abbia quarant'anni le tematiche che contiene sono attualissime e se amate la fantascienza e ancor più il genere distopico, questo libro non potete di certo lasciarvelo scappare anche se non è (non si capisce neanche bene il perché) famoso come altri romanzi del genere.
Cosa scrivere ancora? Il finale potrebbe e forse dovrebbe essere catastrofico viste tutte le premesse, ma l'autore ce ne lascia uno pieno di speranza, a voi giudicare se lo ritenete giusto o meno dopo la lettura di questo libro.