Gorky Park: Stella Polare
1991 • 363 pages

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Gorky Park, in originale “Gorky Park” è un romanzo giallo scritto da Martin Cruz Smith e pubblicato nel 1981. È ambientato principalmente in Unione Sovietica ed è composto da XXIV capitoli. Da questo romanzo è stato tratto l'omonimo film del 1983 di Michael Apted.

Stella Polare è un romanzo del 1989 sempre di Martin Cruz Smith, ambientato in Unione Sovietica alla fine degli anni ottanta. È il seguito di Gorky Park e il protagonista è l'investigatore moscovita Arkady Renko.

Gorky Park
Il protagonista è Arkady Renko, capo della Polizia Criminale di Mosca e figlio di un famoso generale dell'Armata Rossa, tanto disilluso dal regime brezneviano quanto poco attratto dall'Occidente. Vero erede di Marlowe dallo sguardo cinico e acuto, Renko si muove in un'Unione Sovietica prossima al disfacimento, mostrando il volto oscuro di Mosca. Quando a “Gorky Park”, il polmone verde di Mosca, vengono ritrovati tre corpi congelati, è Renko ad occuparsi del caso. Abituato per lo più ad avere a che fare con omicidi di ubriachi e piccoli delitti, Renko scoprirà di dover giocare la partita più difficile della sua vita, avviluppato in una rete mortale che arriva a toccare personaggi e luoghi insospettabili.

Stella Polare
Dopo i fatti narrati nel precedente romanzo Gorky Park, Renko è allontanato dal suo lavoro presso la polizia di Mosca ed è costretto ad accettare vari lavori in parti remote della Unione Sovietica. Lo troviamo al lavoro su una nave fattoria nel mare di Bering, coinvolto suo malgrado in un caso di omicidio. La nave sovietica Stella Polare, da cui il nome del romanzo, è parte di una joint venture con società di pesca americane, nella quale i pescherecci americani pescano il pesce e la nave sovietica si occupa della sua lavorazione. Una parte importante nel romanzo riveste la sosta prevista della nave nel porto statunitense di Dutch Harbor nelle Isole Aleutine, con un salario extra per i marinai pagato in dollari americani per permettere loro di acquistare merci occidentali come videoregistratori, cassette, radio, ecc. Quando il corpo di una componente dell'equipaggio viene ripescato da una rete, Renko viene convinto ad investigare anche contro il parere del commissario politico e di alcuni membri dell'equipaggio che propendono per un suicidio per non mettere a repentaglio la agognata sosta nel porto americano.

Questi due libri sono forse i primi noir/spy-story che abbia letto e come si dice “il primo amore non si scorda mai”. Un bel libro davvero, carico di suspence e dove il protagonista riesce ancora ad affascinare come quei film di una volta. Come un eroe romantico, solitario e con i suoi ideali, Renko si aggira per Mosca come un cane segugio, una Mosca che non fa da palcoscenico al protagonista, ma è essa stessa protagonista. Renko è un personaggio indimenticabile e alla fine del libro ne rimani ammaliato, come se lo avessi conosciuto realmente e avessi vissuto al suo fianco. Molto carismatiche e ben caratterizzate anche le figure del romanzo: Levin, l'ebreo giocatore di scacchi e Andreev, il nano che ricostruisce le teste. Osborne e Irina.

Le storie sono costruite in maniera eccelsa, sembrano un buon giallo che sconfina nel noir e nella spy-story. E' stato definito dal Time «il thriller degli anni ottanta», e a ragione.

Stra consigliato.

October 14, 1995Report this review