Il grande nulla
1988 • 461 pages

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Ho letto che Ellroy non lo si consiglia. Lo si deve scegliere di propria sponte, quasi compiere un salto nel buio. Così è capitato anche a me e devo dire che probabilmente quello che si dice è vero, anche se potrò forse sfatare questa regola dopo che mi torneranno i feedback delle persone a cui ho regalato i primi libri che ho letto anche io. Questo secondo libro che fa parte della quadrilogia di Los Angeles, non è per un pelo all'altezza del primo (Dalia Nera, ndr), ma ci si avvicina moltissimo. Lo sfondo è sempre quello della città degli angeli Californiana negli anni a cavallo dei quaranta/cinquanta, i protagonisti sono dei poliziotti che sono molto umani nel senso che non sono senza macchie, anzi di macchie ne hanno proprio tante. Questo è il valore aggiunto dei libri di Ellroy, il mostrare tutti i lati dei personaggi, dai più bassi ai più alti in modo di non dividere nessun personaggio ne tra i buoni ne tra i cattivi, ma portarli tutti al minimo comun denominatore, se vogliamo il peggiore dell'animo umano. Bisogna poi dire che anche questo libro è scritto divinamente come il primo, il ritmo prende subito, la storia regge e come sempre si apre piano piano al lettore e ci porta verso la fine che è sempre molto più ingarbugliata di quanto possiamo pensare anche a poche pagine della fine. Insomma cosa si vorrebbe chiedere di più ad un libro noir? Credo assolutamente nulla, siamo di fronte alla perfezione fatta storia. Sto intervallando la lettura di tutti i suoi libri, semplicemente per farmeli durare di più, per sciaquarmi la bocca con un buon vino dopo i tanti Tavernello che sembra a questo punto ho sempre letto, assaggiando questi libri pregiati, nel migliore dei modi. E' incredibile anche la messsa in scena di così tanti personaggi che si muovono e agiscono per tutto il libro, tanto da indurti a farti una scaletta mentale di tutte le connessioni, le azioni compiute da ognuno, la storia che ognuno si porta ietro. E non pensate neanche che ci siano gli “intoccabili”, quei personaggi che reggono la trama per tutto il libro, perchè qui nessuno è messo su un piedistallo e tutti possono scomparire da un momento all'altro. Ora si dovrebbe dare una sorta di riassunto della trama, ma viene così difficile e si rischia di tralasciare così tante cose che proprio mi viene impossibile e anche la quarta di copertina è così puerile che bisogna solamente prendere questa storia in mano e cominciare a leggerlo. Consigliatissimo.

April 6, 2010Report this review