Il viaggio dell’assassino

Il viaggio dell’assassino

1997 • 765 pages

Ratings1

Average rating4

15

Fine della Trilogia dei Lungavista, che vede Fitz, Bastardo di Corte, affrontare il viaggio che lo porterà verso il suo Re, dato per disperso. Un viaggio tra accadimenti che rimetteranno in gioco le sue motivazioni verso l'impresa ultima e che lo porteranno a compiere scelte che lo legheranno al ruolo che il destino gli ha riservato, fatto di rinunce, sofferenze e strade solitarie, tutto in nome di un fine ultimo superiore. Un fantasy che esce dai soliti cliché del genere e costruisce una storia davvero intrigante e alla fine inonda il tutto con una magia che per i primi due libri era stata seminascosta.

La parte centrale del romanzo è forse la zona che più stanca nella lettura: un bel polpettone introspettivo, che sarebbe andato decisamente bene se si fosse limitato alle prime decine di pagine, ma alla lunga mostra i fianchi e annoia il lettore. Dopo questa parta il tutto si alleggerisce con l'ingresso di altri personaggi il tutto corre velocemente verso il finale.

Devo dire che tutta la trilogia è stata un crescendo e questo ultimo è il più bello di tutti, a parte la traduzione di Fanucci che lascia molto a desiderare così come gli svariati errori di ortografia.

Da rimarcare la parte finale con il drago protagonista è qualcosa di meraviglioso.

La fine è, stranamente per un fantasy, amara. Nessuno torna alla propria casetta sotto la collina a scrivere le memorie Baggins. Una menzione all'ambientazione di tutta la trilogia che anche se pesca a piene mani in un medioevo bucolico e molto romanzato, ben diverso da ciò che fu in realtà, ben si addice a tutta la storia.

Il personaggio principale è delineato davvero bene e la figura del personaggio del “Matto”, è meravigliosa.

In complesso l'intera saga mi è piaciuta molto e la consiglierei sicuramente.

December 30, 2007Report this review