L'aveva consigliato Stephen King, direttamente su Twitter, un endorsement che pesa fin troppo in questo ambiente, e che King ha rafforzato parlando di un “Harry Potter per adulti”.
Non ci sono grosse similitudini con la saga leggendaria della Rowling, la Nona Casa è un libro che parla di un universo magico ma il punto non è la magia, piuttosto come essa si incastra e convive con le vite terribilmente incasinate e vere dei personaggi... che paradossalmente non solo privilegiati, non c'è una netta distinzione fra “babbani” e “maghi”, anzi, qui i veri dannati sembrano quelli che hanno questo dono.
Il libro ti butta troppi elementi fantasy, uno sopra l'altro, nelle prime 100 pagine, la narrazione all'inizio regge con il classico rimbalzo fra passato (raccontato da Darlington) e presente (raccontato da Alex, la protagonista). Hai la sensazione dello “spiegone” e non può bastare una mappa ad inizio libro per farti entrare in un mondo così complicato. Poi però si arriva a un punto di non ritorno, quando finalmente si fa luce sul passato della protagonista e allora lì si entra nel labirinto di emozioni che l'autrice aveva finemente elaborato.
Avevo atteso questa uscita a lungo, è stata posticipata per via del Covid-19, alla fine ne è valsa veramente la pena. Uno dei fantasy più belli degli ultimi anni.