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Opera prima, veramente ottima, di Nesser che regala al lettore per la prima volta la figura del commissario Van Veeteren. Acquistato quando si scoprì che la Scandinavia era patria di giallisti, alla fine si scoprì anche che non tutta la neve per forza luccicava al sole, anzi più era quella nerastra ai bordi dei marciapiedi.
Questo libro è scritto molto bene, la trama è intrigante e scorrevole e i personaggi sono perfetti, soprattutto l'accusato e l'accusatore: sembra di vivere in prima persona l'amnesia di uno e la ricerca della verità dell'altro. I dialoghi sono superbi e ben condotti. Il finale sorprende, la mente inizia il processo di flashback che si incatenano illuminando i dettagli che abbiamo tralasciato, ma che non sono scappati all'intuito di Van Veeteren, il protagonista! Direi proprio un buon giallo al di sopra della media.
La storia inizia con Janek Mitter, professore di liceo, che si sveglia dopo un'abbondante sbronza, non ricordando dove si trova, ma percependo l'ambiente familiare. Nella vasca da bagno, trova la sua giovane moglie morta, ecco che inizia un vero e proprio calvario nella memoria.
Bella l'ambientazione, scrittura piacevole e mai banale, lettura caldamente consigliata.