Le correnti dello spazio
1952 • 183 pages

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Le correnti dello spazio, in originale “The Currents of Space” è un romanzo di fantascienza del 1952 di Isaac Asimov. La sua collocazione cronologica all'interno della serie del Ciclo dell'Impero è a tutt'oggi difficile da stabilire: i fatti di questo libro sono indubbiamente susseguenti a Il tiranno dei mondi e precedenti a Paria dei cieli ma, come Asimov stesso stabilisce nella prefazione di Preludio alla Fondazione, Le correnti dello spazio dovrebbe essere il primo, nell'ordine di successione interna del ciclo.

La collocazione nel ciclo dell'Impero è puramente cronologica, dato che l'unico vero collegamento è il nome di Trantor. Gli eventi sono slegati da quelli narrati negli altri romanzi di Asimov, in quanto la storia era nata come a sé stante e solo dopo decenni l'autore ha deciso di riunire la sua produzione in un ciclo. In linea con le limpide e rigorose trattazioni scientifiche di Asimov, nelle pagine conclusive è presentata un'esposizione sistematica della nucleosintesi degli elementi chimici all'interno delle stelle, su cui poggia l'affascinante idea delle devastanti correnti spaziali.

Il “Ciclo dell'Impero” è una passaggio obbligato tra i meravigliosi “Ciclo dei Robot” e “Ciclo della Fondazione”. I tre libri sono episodi isolati rispetto a cosa sta succedendo o meglio dovrebbe succedere nell'intera galassia e infatti nelle intenzioni di Asimov c'era l'idea di scrivere altri libri per cercare di unire meglio questo ciclo (scritto tanti anni fa) agli altri due.

La trama è presto scritta: uno straniero dalla mente svuotata appare misteriosamente sul pianeta Fiorina dove si produce un prezioso tessuto, unico nella galassia. L'aristocrazia di Sark, la popolazione indigena e l'impero di Trantor si confrontano per il possesso del pianeta Florina mentre l'agenzia interplanetaria dello spazio ricerca un analista scomparso nei pressi di Sark quando era prossimo a comunicare una terrificante scoperta.

Come sempre per i romanzi di Asimov, la trama è scorrevole ed è semplice da leggere. I tre romanzi del ciclo dell'impero non sono lunghi, anzi peccano un po' di brevità, anche se mantengono la rigorosità caratteristica di Asimov nel caratterizzare luoghi e tecnologie, che rendono le vicende narrate più che verosimili.

Siamo di fronte, per dirla in breve all'ennesimo parto di una mente geniale: io sono di parte, va bene, ma per me Asimov è il mio Buon Dottore, è la fatta persona della fantascienza, rappresenta tutte le mie letture giovanili di occhi divoratori di storie spaziali. Come tutti i romanzi di questo autore, ed in particolare quelli dei tre cicli - Robot, Impero e Fondazione -, e' assolutamente scorrevole, con una trama degna dei migliori gialli e la giusta dose di azione, come contorno, la solita splendida caratterizzazione dei personaggi e dei mondi in cui si svolge la storia. Nessuno come Isaac Asimov sa darvi concretamente il senso dell'infinità dell'universo e dei mondi, delle storie, delle civiltà, delle razze, che pullulano nell'universo.

Malgrado tutto questo ai tre libri del ciclo dell'impero lascio tre stelline, perché a confronto della serie dei Robot e della Fondazione, non posso fare altrimenti. In sostanza, un buon romanzo che è diventato un classico della fantascienza, lo consiglio assieme almeno alle altre storie scritte da Isaac Asimov che fanno parte del ciclo dell'impero e della fondazione.

January 1, 1998Report this review