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Per chi non lo sapesse (sei appena arrivato da Marte, amico?) “Dragonlance” è un'ampia raccolta di romanzi fantasy, i principali dei quali scritti da Margaret Weis e Tracy Hickman ed editi dalla TSR, a cui è affiancata l'omonima ambientazione del gioco di ruolo Dungeons & Dragons.
L'immaginario mondo di Dragonlance ha nome di Krynn e contiene una variegata serie di razze tipicamente ispirata al modello fantastico di molte altre ambientazioni fantasy, tra le quali prima fra tutte quella del Signore degli Anelli di J.R.R.Tolkien, con protagonisti elfi, nani, uomini e draghi. La maggior parte dei romanzi si svolgono nelle varie regioni di Ansalon; esistono diverse divinità maggiori e minori nel mondo di Krynn: il dio buono Paladine, la divinità neutrale Gilean, e il male impersonato da Takhisis (chiamata anche Regina delle Tenebre). Agli dèi viene contrapposto Caos, che in alcune Ere appare con l'intento di distruggere Krynn. A seconda del periodo di tempo, i draghi sono presenti o assenti e anch'essi sono divisi in draghi buoni (detti metallici) e draghi malvagi (o cromatici). Gli esseri umani sono la razza più comune su Krynn, ma elfi, nani, kender, gnomi e minotauri sono anch'esse parti integranti del mondo. I chierici devono i loro poteri magici ai loro dèi, mentre i maghi traggono il loro potere dalle tre Lune: Solinari, Lunitari e Nuitari. Nel corso delle varie guerre di Krynn, appaiono negli schieramenti del male anche esseri detti Draconici. Quest'ultimi sono creazioni corrotte, generati da uova di draghi buoni con l'utilizzo di magia nera.
I personaggi principali, quelli appunto delle Cronache che compongono la prima trilogia sono una compagnia di amici e di avventurieri, sul classico modello di gioco D&D: Tanis Mezzelfo, Raistlin Majere, Sturm Brightblade, Caramon Majere, Laurana, Goldmoon, Flint Fireforge, Riverwind e Tasslehoff Burrfoot.
Questo volumetto che racchiude in se quattro storie è un degno completamento dei due più bei cicli di “Dragonlance”, ossia le “Cronache” e le “Leggende”; a differenza di altri apparsi dopo, questo volumetto non cerca una semplice operazione commerciale per salire sul carro delle vendite ma bensì ad un'opera effettivamente ben scritta ed in linea con le cronache e le legende di Dragonlance. Certamente, le storie qui presentate sono di poco respiro rispetto ai due tomoni sopracitati, ma lo spirito rimane immutato.
Dunque quattro volumetti da leggere tutto d'un fiato per gli appassionati delle Dragonlance. Letti a parte, al di fuori dalla saga, non hanno molto senso.
Per chi invece conosce e ama Krynn sono da leggere assolutamente.