Ratings1
Average rating2
Ormai sta diventando un appuntamento fisso quello della poesia nel week-end, grazie a questa iniziativa del Corriere della Sera, che sta stampando delle raccolte di versi dei maggiori poeti del novecento.
Amo leggere queste poesie alzandomi presto la mattina e tutto è silenzio in casa: devo dire che sto meravigliosamente scoprendo universi poetici che mai avrei immaginato e anche se ci sono numeri di questa collana che apprezzo e altri che mi lasciano quasi indifferente, (penso che la poesia debba toccare prima il cuore che la mente, e a volte non succede) trovo questa iniziativa dsempre più bella.
Dopo la raccolta su Pessoa che mi è piaciuto tantissimo, arriva questa di Walcott, a me sconosciuto, autore premio nobel che ha vissuto per lo più nelle Antille e le sue poesie sanno di salsedine e di mare, di popoli e di alcuni viaggi da lui fatti in Europa e in America.
Debbo dire che non mi ha entusiasmato molto e l'unica poesia che mi ha davvero ispirato è stata “Epiloghi”, unica tra le molte anche se in altre ho trovato passagi di una bellezza rara, anche se nel generale non mi hanno convinto.
Ovviamente parlo sempre da profano della poesia, so di non avere gli strumenti giusti per fare delle vere recensioni, mi limito a dire quelle che mi arrivano al cuore, che usano un linguaggio a me comprensibile e dunque per qualsiasi altro queste raccolto posso avere significati e parei diametralmente opposti.