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Operazione grifone è un romanzo di Carlo Nordio, magistrato trevigiano dal 1977, che ha al suo attivo già tre saggi sul tema della giustizia ed ora si cimenta nel ruolo di romanziere per questo suo primo libro, che è un spy-thriller ambientato durante la seconda guerra mondiale.
La trama ricorda molto gli scrittori come Ken Follett (prima maniera) o Jack Higgins, scimmiottando molto romanzi quali: “La Notte dell'Aquila”, “La Cruna dell'Ago” o “Il Codice Rebecca”, arrivando però solo ad una discreta imitazione e nulla più: nell'autunno del 1944 e dopo il D-Day la guerra sembra essere in mano agli alleati, ma Hitler non vuole arrendersi e l'avanzata delle truppe in Francia ha subito una battuta di arresto; l'asso nella manica del Terzo Reich è un altro, un piano segreto concepito dallo stesso Hitler: Greif, l'Operazione Grifone. A capo del piano sarà il colonnello SS Otto Skorzeny, colui che ha liberato Mussolini sul Gran Sasso. Un manipolo di militari tedeschi, indossando uniformi americane, dovrà portare scompiglio dietro le linee alleate. Al comando degli infiltrati viene ordinato lo Sturmbannführer Helmut Kroller, cresciuto a New York, una mente veloce, un temperamento violento e una perfetta conoscenza della lingua inglese. Kroller sarà incaricato di portare a compimento un'azione decisiva, da cui dipenderà l'esito della guerra stessa: l'assassinio del generale Eisenhower.
Il libro è a tratti noioso e a tratti avvincente, ma i primi superano i secondi. I personaggi sono piuttosto stereotipati, non molto convincenti, come pure i dialoghi. La protagonista femminile è veramente poco convincente, sembra più una super eroina dei fumetti che un personaggio reale. Nel complesso, direi che è un romanzo che ha quasi nulla da dire se paragonato ai sopracitati “concorrenti” di scaffale. Niente a che vedere con quei romanzi che non ti stanchi di leggere finché non li hai terminati.
Diciamo che si va avanti nella lettura con una certa stanchezza e più che altro per la curiosità di vedere come va a finire, anche se poi non succede nulla di inaspettato, anzi il finale è peggiore della trama, doveva davvero essere studiato un po' meglio, il tutto finisce banalmente e troppo in fretta rispetto a tutta la preparazione precedente.
Una buona idea, su una vicenda misteriosa, curiosa e intrigante per gli eventuali sviluppi romanzeschi della seconda guerra mondiale, peccato che venga sviluppata abbastanza male e non riesce quasi mai a prendere il lettore.