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Alta finanza, in originale “Paper Money” è un romanzo di Ken Follett del 1977, uno dei primi lavori dell'autore, nonché il secondo ed ultimo accreditato sotto lo pseudonimo di Zachary Stone, dopo “Lo scandalo Modigliani”, scritto l'anno precedente. Quest'opera, che precede di un solo anno La cruna dell'ago, primo importante successo di pubblico di Follett (e prima opera pubblicata col suo vero nome), è solitamente inclusa nel catalogo dei suoi lavori minori, anche se la complessità della struttura narrativa, il numero e la caratterizzazione dei personaggi e la riuscita rappresentazione del macroambiente (la swingin' London degli anni ‘70) e dei microambienti correlati (la City, la malavita, la stampa) sono tipici delle sue opere più mature.
La descrizione della trama: Siamo a Londra negli anni Settanta. Felix Laski, proprietario di una grande azienda le cui fondamenta poggiano su traffici illegali, tenta con una manovra spregiudicata di entrare nel vorticoso mercato azionario. In questa difficile scalata gli sarà di grande aiuto l'amicizia di Tony Cox, un criminale di professione impegnato in una lotta senza quartiere alla conquista del mondo della finanza e disposto a usare la violenza come arma e splendide donne come pedine per carpire informazioni top secret a ingenui personaggi come Tim Fitzpeterson, sottosegretario al ministero per l'Energia.
Tutta la vicenda si svolge in una sola giornata e ad ogni capitolo corrisponde ad un'ora precisa: una trama leggera, inizialmente disconnessa, dove si fa fatica a tenere a mente tutti i personaggi che all'inizio del romanzo si palesano ad ogni ora. Poi man mano che la giornata entra nel vivo i collegamenti fra i vari personaggi, di diverso ceto sociale e appartenenti a contesti diversi, sembrano convergere tutti. Ci si trova quindi nel bel mezzo di intrighi finanziari ed amorosi che si sviluppano nell'arco di un solo giorno. Una trama poco incalzante piatta e assolutamente senza alcun tipo di colpi di scena, neanche nel finale.
Lo considero uno dei peggiore romanzi di Follett insieme a “Lo scandalo Modigliani” e “Il pianeta dei bruchi”. Concludendo, una lettura che si scorda alla svelta e che non lascia nulla.