L'Antologia di Spoon River è una raccolta di poesie che il poeta americano Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di St. Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paesino immaginario della provincia americana.
Questa “Antologia di Spoon River” rasenta sicuramente la genialità, impreziosita indubbiamente dalla traduzione della Pivano, che esalta secondo me la scrittura originaria e la nota critica di Pavese; queste poesie vanno lette immaginando che davvero le epigrafi sulle tombe fossero state dettate dalle persone che “dormono sulla collina”.
Un visitatore immaginario che passeggia tra le tombe di questo camposanto di una città americana e che si ferma a leggere e ad ascoltare queste storie, tutte diverse ma legate da intrecci, ironie, piccole e grandi tragedie ma con un minimo comun denominatore: la vita, in questo caso narrata dalla morte.
Non per nulla un genio come Fabrizio De André trasse il bellissimo disco “non al denaro non all'amore nè al cielo”, pescando a piene mani tra storie, personaggi, immagini. Direi che la lettura di questa antologia è imprescindibile, sono poesie che sono rapide senza rime e senza un ritmo particolare, quasi brevi prose, più che versi.
Devo ammettere però che arrivato all'incirca alla poesia centocinquanta, la lettura per me ha perso di parecchio lo slancio iniziale; ho apprezzato molto quelle che descrivevano la vita con tutti i suoi drammi e le sue felicità e un po' meno quelle relative alla situazione politica americana del'800. Dopo essere arrivato al duecentesimo morto che racconta la sua storia, mi è subentrata un po' di “depressione” e lo devo ammettere anche un po' di noia. Evidentemente me ne sarebbero bastate un centinaio.
Lettura quasi obbligatoria che consiglio a tutti, anche ai non amanti delle poesie, in quanto se pur presente molta “poesia”, la resa quasi in prosa del testo fa sì che si leggano come tanti micro racconti dal gusto unico.
Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina
Uno trapassò in una febbre
Uno fu arso nella miniera,
Uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde dal ponte lavorando per i suoi cari -
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina
Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie
la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felice?
Tutte, tutte dormono sulla collina
Una morì di parto illecito,
una di amore contrastato,
una sotto le mani di un bruto in un bordello
una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag
tutte, tutte dormono sulla collina
Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
e il maggiore Walker che aveva conosciuto
uomini venerabili della Rivoluzione?
Tutti, tutti dormono sulla collina.
Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra
e figlie infrante dalla vita
e i loro figli orfani, piangenti -
tutti, tutti dormono, dormono dormono sulla collina.