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A volte rimango un po' sorpreso dalle votazioni su Goodreads, ma mi rendo conto che dipendono da così tante variabili che risulta difficile non rimanerne sorpresi. In questo caso conta anche il numero delle votazioni, diciotto, che non avevo visto prima di accingermi a leggere questo libro.
Solitamente quando sono in cerca di aspirazione per la prossima lettura e non ho già le idee molto chiare di quello che vorrei leggere, prendo due strade: o metto in ordine la mia libreria per numero di letture complessive (e scelgo le più alte), o cerco quei libri che hanno voti completamente diversi tra loro (esempio tutti cinque stelle e tutti una stella), perchè mi piacciono le letture che fanno discutere.
In questo caso non avendo visto i numeri di lettori e fidandomi dei voti altissimi mi sono ritrovato tra le mani un miscuglio tra un fantasy per via dei personaggi, una fantascienza per via della trama e un classico giallo a camera chiusa ambientato su un treno stile “Assassinio sull'Orient Express”; mentre leggevo mi sono reso anche conto che era uno young adult, genere da cui rifuggo come Calimero dall'acqua saponata.
Per fortuna si legge in poco tempo e io ce ne ho messo troppo, perchè arrivato a capire cosa stavo leggendo non volevo più andare avanti, ma armato di coraggio l'ho finito leggendolo tutto d'un fiato: l'idea non è neanche male, anche l'ambientazione e i personaggi (a parte qualcuno) si fanno anche leggere, ma il tutto è un po' buttato lì, infarcito di troppe cose e l'insieme totale sa di già letto e non del tutto originale.
Se fossi su un treno, non scenderei a prendere la coincidenza con l'Azoth Express.