Ratings2
Average rating4
Ghiaccio nero, in originale “The Black Ice”, è un romanzo poliziesco dello scrittore statunitense Michael Connelly, pubblicato nel 1993, il secondo di una lunga serie avente come protagonista il detective Harry Bosch. Anche questo libro può essere considerato un police procedural atipico, in quanto la figura di Bosch è assolutamente predominante e non viene messo in particolare risalto l'eventuale contributo alle indagini di altri poliziotti.
Secondo libro della serie con il protagonista detective Harry Bosch che è un personaggio creato da Michael Connelly, comparso per la prima volta nel romanzo del 1992, “La memoria del topo”. È il protagonista di una serie di romanzi, attualmente 15, che sono ambientati nello stesso anno della pubblicazione.
È abbastanza noto tra i suoi colleghi, ha un passato da veterano nel Vietnam e lavora come detective della omicidi alla polizia di Los Angeles. Il suo nome completo gli è stato dato dalla madre in onore dell'omonimo pittore del XV secolo.
Ghiaccio nero è una droga prodotta dai Messicani i quali copiano il procedimento degli Hawaiani che uniscono altre droghe più famose tra loro creando il vetro. Visto che la qualità dell'eroina messicana è più scadente e raschiano anche il fondo bruciato delle pentole il risultato è più scuro rispetto al prodotto Hawaiano e per questo lo chiamano Ghiaccio nero.
La trama del romanzo si può riassumere in queste righe: siamo a Los Angeles, il giorno di Natale. Dopo alcuni giorni di assenza e di ricerche da parte dei colleghi della polizia, in uno squallido motel di Hollywood viene trovato il corpo di Cal Moore, un detective della squadra anti-narcotici. All'apparenza l'uomo, che si era da poco tempo separato dalla moglie, si è suicidato con una doppietta, lasciando un enigmatico biglietto di addio: «Ho scoperto chi ero». Harry Bosch, detective della squadra omicidi della divisione Hollywood, è di turno ed a casa sta ascoltando i messaggi radio sulle frequenze della polizia. Quando giunge la notizia del ritrovamento del corpo di Moore, Bosch non viene chiamato, benché il fatto sia avvenuto in una zona di competenza della divisione Hollywood.
Come il primo libro della serie è un buon poliziesco d'atmosfera, dolente e sporco; sembra quasi di essere a Los Angeles, non quella patinata degli studi di Hollywood, ma quella triste e perduta come le note dolenti di un vecchio disco jazz. Connelly in questo secondo romanzo di Bosch si conferma come un grande scrittore, forse l'unico appunto che si può muovere è che la prima parte della storia è forse un po' troppo lenta, ma si è ripagati dal crescendo da metà narrazione in avanti.
Ottima la scrittura, la definizione dei personaggi e la trama, avvincente, con un buon ritmo e con alcuni colpi di scena, non sempre prevedibili e sicuramente il personaggio di Bosch è uno dei più azzeccati della storia del genere thriller.