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La casa tra i mondi, in originale “The House Between the Worlds” è un romanzo fantasy del 1980 scritto da Marion Zimmer Bradley, famosissima in tutto il mondo per i noti cicli di “Avalon” a sfondo fantasy, e di “Darkover” a sfondo fantascienza e pubblicato per la prima volta in italia da Fanucci nel 1997.
La trama è presto scritta: sono i giorni radiosi degli studenti e della contestazione, e ci troviamo all'Università di Berkeley, negli anni settanta. Cameron Fenton è uno studente che fa praticantato presso l'università, e decide di prendere parte a un nuovo esperimento, durante il quale vengono adoperate delle potenti droghe allucinogene di nuova progettazione... che però danno risultati piuttosto sconvolgenti, al di là di ogni immaginazione. Sarà così che Cameron si vedrà catapultato in un mondo fantastico quanto terribile, lucente quanto cupo, alla presenza di Kerridis, principessa degli elfi, rapita da un'orda di mostri senza cuore, gli Ironfolk, nemici mortali degli elfi, che la conduce nelle oscure caverne dove vive un umano, Pentarn, loro capo. L'equilibrio dei mondi ora è in mano a Cameron Fenton.
Classico libro fantasy, dove si usa il pretesto dei mondi paralleli in cui il protagonista riesce a penetrare nel corso di esperimenti con l'uso della droga LSD; troviamo i soliti noti cliché con le popolazioni in perenne lotta tra di loro, la classica contrapposizione buoni/cattivi. La trama risulta essere troppo lunga, soprattutto la prima parte che è a tratti veramente pesante, dove l'autrice approfondisce troppo i “dubbi esistenziali” del suo protagonista, che si traducono in continui periodi interrogativi, retti da domande sopra domande, in merito agli eventi che stanno accadendo.
Quando qualcosa comincia a muoversi in questa “casa dei mondi”, la trama diventa più avvincente, ma praticamente tutto ciò avviene alla fine del libro, fuori tempo massimo. Sicuramente non il suo romanzo migliore, si fa leggere senza infamia e senza lode. Tipica lettura d'evasione senza alcun impegno.
Presto dimenticato.