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“Quale che sia la verità al suo riguardo, questo mondo mi piace, vi ho trovato la mia porta sull'estate e non viaggerei di nuovo nel tempo, per paura di scendere alla stazione sbagliata. Forse mio figlio lo farà, ma in quel caso lo inciterò ad andare avanti, non indietro. L' “indietro” serve per le emergenze, mentre il futuro è migliore del passato. Nonostante i pessimisti, i romantici e gli anti-intellettuali, il mondo migliore sempre di più perché la mente umana, applicando se stessa all'ambiente, lo rende migliore. Con le mani... con gli attrezzi... con il comune buon senso, la scienza e l'ingegneria.”
Fa molto strano leggere un romanzo di fantascienza del 1957 che sia così ottimista nei confronti del futuro, quell'ottimismo che noi abbiamo perso da tempo (o che non abbiamo mai avuto), anzi l'impressione è che stiamo diventando sempre più pessimisti nei confronti del futuro... Chissà cosa avrebbe detto Heinlein se ci vedesse oggi, che non abbiamo nemmeno sconfitto il comune raffreddore, non esiste l'ibernazione, le strade non sono pulite e l'ambiente è andato peggiorando fino a livelli critici. In fondo, alcune cose le avremmo pure potute compiere ma la fiducia inesorabile che ha avuto Heinlein è stata mal riposta purtroppo.
Ho avuto come la sensazione che il romanzo abbia ricalcato sia il suo pensiero che la sua persona, infatti il protagonista, come l'autore, è un ingegnere... e vedere le cose come le vede un ingegnere, in particolare per me, è straordinariamente interessante. È un autore che ama i particolari e soffermarsi su dettagli, spesso di tipo ingegneristico, perché più che la storia di per sé, lui ama parlare di ingegneria. Ovviamente mescolata ad una buona dose di “spostamenti temporali” e di drammi.
Perché la storia non solo mi ha coinvolto ma mi ha ispirato parecchio. Cosa faresti se tutte le persone di cui ti fidi ti tradissero? Riusciresti a fidarti di qualcun'altro, o vivresti come un eremita nella grotta? La storia mi è stata d'ispirazione perché ho potuto vedere come pensa, secondo Heinlein, un vero ingegnere.
Consigliato a tutti, anche a chi interessa semplicemente una storia di vendetta a cavallo di due generazioni.