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Ho conosciuto solo tardivamente il “Re”. E proprio con questo romanzo. Sono stato attratto dalla trama “apocalittica” della vicenda. Ma all'interno, ho trovato molto di più.
Chi denigra Stephen King, l'accusa che gli viene mossa è di essere troppo prolisso, beh in questo libro per me lo è stato troppo poco. Questo è uno di quei libri che quando cominci a leggerlo, arrivati a sera, non spegneresti mai la luce. E' facilissimo innamorarsi dei personaggi delineati in tutto il loro spessore, è difficilissimo non sentirti partecipe della catastrofe che colora tutto il libro. Ti ritroverai a camminare per le strade deserte di New York, nella ricostruzione di Las Vegas, dentro laboratori militari abbandonati dopo la catastrofe... troverai amici e la voglia di ricominciare.
In ogni caso una storia apocalittica di dimensioni bibliche: King gioca a fare l'angelo sterminatore facendo piombare il mondo in piena apocalisse riducendo al dieci per cento la popolazione mondiale, e la cosa gli riesce molto bene. I momenti in cui ci dipinge davanti agli occhi la fine del mondo sono incredibilmente coinvolgenti, così come tutto il libro, peccato solo, come sempre, per il finale. Ma gli amanti del re sanno bene che questo ormai è il suo punto debole e dobbiamo accettarlo.
Per concludere, un libro meraviglioso, forse il migliore di King per quanto mi riguarda insieme alla saga di Roland il Pistolero, a chi mi chiede un consiglio su cosa leggere di quest'autore, consiglio sempre questo con il consiglio di non farsi spaventare dalla mole delle pagine.