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1 released bookCritical Insights is a 13-book series first released in 1968 with contributions by Kurt Vonnegut, Rodica Mihăilă, and 7 others.
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Mattatoio n° 5 o La crociata dei Bambini, in originale “Slaughterhouse-Five; or, The Children's Crusade: A Duty-Dance With Death” è un romanzo di Kurt Vonnegut del 1969. Il libro è una testimonianza dell'autore sulla propria prigionia in Germania durante la seconda guerra mondiale e sul bombardamento di Dresda. Mattatoio n. 5 è considerato un'opera-chiave del pacifismo moderno e un racconto sul valore effimero dell'esistenza. Il sottotitolo (La crociata dei bambini) non si riferisce solo alla Crociata dei fanciulli del 1212, ma alla guerra stessa, in cui uomini anziani decidono di far la guerra mandando dei “bambini” a morire al posto loro. Il libro è stato candidato ai due maggiori riconoscimenti della letteratura fantascientifica, il Premio Hugo nel 1970 e il Premio Nebula nel 1969. Nel 1972 dal romanzo è stato tratto un adattamento cinematografico, Mattatoio 5, diretto da George Roy Hill e ricordato anche per la colonna sonora d'eccezione, nella quale Glenn Gould esegue musiche di Johann Sebastian Bach.
Il libro si basa e prende spunto dal tragico bombardamento di Dresda, avvenuto durante la seconda guerra mondiale, ed è l'evento centrale che affligge la mente del protagonista, Billy Pilgrim. Nel libro, Vonnegut dà per assodata la morte di 135.000 civili tedeschi nell'operazione bellica, rifacendosi al libro Apocalisse a Dresda, opera di David Irving, controversa figura vicina a ideologie neonaziste, contribuendo, così, a diffondere le stime esagerate formulate dal controverso autore del saggio. Pubblicazioni successive stimano le perdite civili tra i 24.000 e i 40.000 e mettono in dubbio le ricerche di Irving.
Parto subito col dire due cose:
1. È prima di tutto un libro di guerra, benché ci sia della fantascienza qua e là. L'esperienza reale e diretta di Vonnegut durante il bombardamento di Dresda è alla base del romanzo, divenuto poi manifesto dei movimenti pacifisti. L'autore, sfruttando la fantascienza dei salti temporali e un improbabile rapimento alieno fa riviere costantemente vari periodi dell'esistenza del protagonista, passata e futura, ma gli orrori della guerra e l'ineluttabilità della vita sono il minimo comun denominatore di tutto.
2. E' un libro sicuramente insolito ed atipico, frutto della mente di un visionario che è Vonnegut, probabilmente un genio, che ha molto molto da dire e lo fa in maniera asciutta, secca e senza fronzoli. Una scrittura diretta, semplice, ma di alto livello.
Detto questo ci si può tranquillamente chiedere come mai, nel mio caso, sono arrivato a quarantacinque anni senza averlo letto, è un libro strabiliante, che mi ha emozionato molto, ma anche fatto sorridere molto, mi è piaciuto, l'ho letto davvero volentieri e ora leggerò anche “Ghiaccio 9” e “La Colazione dei Campioni”, perchè Vonnegut non ha sicuramente finito di parlarmi e io sono ansioso di sapere cosa ha ancora da dirmi.
Tutto questo perchè, per tornare alo libro in questione, mentre stai seguendo un un plotone americano, catturato dal nemico e trasferito ai campi di lavoro, d'improvviso ti ritrovi catapultato nell'atmosfera irrespirabile, pregna di cianuro, del pianeta di Tralfamadore, esposto come attrazione in uno zoo e poi sei dentro al più banale matrimonio che ti puoi immaginare o dentro al più noioso studio optometrista durante una visita agli occhi. In questo turbine continuo ti ritrovi a pensare che da queste vicende così diverse e sconclusionate hai da trarre una lezione di vita, un insegnamento che va oltre la mera esperienza visionaria del suo strampalato protagonista:
“Siamo tutti morti in qualche momento, da qualche parte. Così va la vita.”