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Diciamo subito che solitamente Evangelisti o lo ami o lo odi. Io personalmente lo apprezzo moltissimo per la sua genialità delle trame, ma secondo me (adesso mi tirerò addosso non so quanti improperi) lascia un poco a desiderare nello scrivere. Questa è un po' la critica che viene mossa a questo autore da chi lo rifugge correndo. La nascita dell'Inquisitore Eymerich presente in questo libro a cui seguiranno molti altri a me è piaciuta. Non si può non rimanaere affascinati dalla sua “presenza” e anche piuttosto intimoriti, personaggio molto contrastato, feroce e rude ma di un'intelligenza fuori dal comune. Il bello di questo libro è che viene proposto in tre parti distinte, ovvero tre trame che si svolgono all'interno dell'opera che sembrano non azzeccarci nulla nell'insieme, sembra appunto... Da notare anche le straordinarie descrizioni dell'epoca medievale spagnola, siamo intorno al 1300. Bisogna altresì dire che non si può apprezzare o denigrare l'inquisitore Eymerich leggendo solo questo libro, man mano si dipiana la storia di questo inquisitore (realmente esistito) e con esso viene tratteggiato amabilmente il suo passato e la sua personalità. difficile anche attribuire un genere a questa “saga”, in quanto molte delle vicende si svolgono su tre piani temporali diversi: passato, presente e futuro. Bene spero di avervi incuriosito abbastanza. Buona Lettura.