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E' incredibile la vita che ha vissuto Henri Cherriere, detto Papillon per il tatuaggio sul petto a forma di farfalla. Scritto in prima persona, un libro autobiografico di un uomo condannato ingiustamente ad un ergastolo da scontare nel “bagno di pena” della Guyana Francese.
Perchè bisogna dirlo prima di tutto il resto, questa è un autobiografia, non c'è nulla di romanzato o inventato in queste pagine. Avevo già trovato il film con Steve McQueen e Dustin Hoffman meraviglioso, ma il libro è semplicemente fantastico; calarsi nei panni di questo carcerato a vita ai lavori forzati nella Guaiana Francese degli anni trenta è come entrare davvero in quei penitenziari mostruosi dove la vita valeva così poco e l'amicizia così tanto.
I vari tentativi di evasione, gli incontri con gli altri personaggi che aiutano il protagonista a vivere e sopravvivere, i racconti di sevizie e torture al limite dell'umano...
La voglia di redenzione del personaggio e ancor più la sua voglia di libertà, dove essa arriva ad essere ancora più importante della vita stessa; il non arrendersi davanti anche alle più abomini dell'animo umano, rialzarsi sempre e non smettere mai di lottare. Questo libro trasmette una voglia di vivere che non si dimentica più.
Altro punto di spicco che risalta nel libro è l'umanità dei personaggi che si incontrano nel romanzo, non solo i carcerati compagni di Papillon ma anche la gente comune che lo ha aiutato nelle sue molteplici evasioni senza volere nulla in cambio. Una storia incredibile che leggi tutto d'un fiato. Un capolavoro reso possibile solo da una storia vera e scritta magistralmente da un ex carcerato.
Semplicemente fantastico, è un piacere per tutti che la Mondadori abbia scelto di ristampare questo volume.
Consigliatissimo!