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“Quello che rimane” di Paula Fox è un romanzo che, purtroppo, non è riuscito a catturare appieno la mia attenzione e ad apprezzare il mio gusto letterario, sebbene consigliato da Frazen, autore che amo. La trama segue la storia di una donna che viene morsa da un gatto randagio. Trascorre il fine settimana nella paura, temendo la possibilità di avere la rabbia. Nel frattempo, suo marito, un avvocato conservatore, sta affrontando lo scioglimento del suo studio con il suo compagno liberale, dopo una vita trascorsa insieme. Tutto questo scatenerà una serie di eventi che faranno implodere la coppia.
In molti punti ti chiedi cosa stai leggendo, la narrazione è frammentata e c'è la mancanza di una struttura chiara. Gli eventi sembrano apparentemente disconnessi, e questo rende la lettura un po' disorientante, compromettendo la capacità di immergersi completamente nella storia, sebbene alcuni paragrafi o intere frasi siano scritte molto bene.
I personaggi, newyorkesi degli anni Settanta sono piuttosto distanti e difficili da comprendere e da connettere emotivamente. Le loro azioni e motivazioni non sono sempre chiare, rendendo difficile sviluppare una vera empatia nei loro confronti. Nonostante questi punti negativi, va detto che la scrittura di Paula Fox è senza dubbio sofisticata e riflessiva.
Tuttavia, la struttura del romanzo potrebbe risultare impegnativa per alcuni lettori. Le narrative parallele e i salti temporali possono rendere la trama complessa e richiedere una lettura attenta. Sebbene alcuni possano apprezzare la sfida intellettuale, altri potrebbero sentirsi un po' persi o frustrati dalla mancanza di una narrazione più lineare.
In conclusione, “Quello che rimane” è un libro che richiede impegno e attenzione, offrendo in cambio una profonda riflessione su alcuni temi universali della vita e delle relazioni. Se si è disposti a immergersi in una storia solo in apparenza banale ma che risulterà poi essere complessa e apprezzare la maestria della scrittura di Paula Fox, questo romanzo può essere un'esperienza di lettura che può appagare alcuni lettori. Ma la maggior parte delle persone, me compreso, più che altro si chiederanno solamente un po' estraniati, cosa hanno finito di leggere.