Il giorno di Halloween ho deciso di immergermi tra le pagine di un classico della letteratura noir. Non è un titolo molto visto qui su instagram e forse i nomi di Boileau e Narcejac non vi dicono nulla, ma aspettate! Scommetto che tutti avete presente il film di Hitchcock “Vertigo. La donna che visse due volte”. Ecco, la sceneggiatura è stata tratta dall'omonimo romanzo, scritto a quattro mani proprio da questi due autori francesi.
Fatte le presentazioni, veniamo a I diabolici! L'intreccio mi ha ricordato molto i gialli di Simenon ma l'atmosfera è decisamente più cupa. Inizialmente, Ravinel concepisce l'omicidio come soluzione ad una vita monotona e insoddisfacente. Tuttavia, l'evento si trasforma in trauma e rimane incistato nella fragile psiche dell'uomo; i sensi di colpa e la graduale perdita dell'esame di realtà sono conseguenze che lo trascineranno in un turbine ossessivo e delirante da cui sembra impossibile uscire.
La nebbia è presenza costante - reale e concreta, certo, ma anche metafora della progressiva confusione di Ravinel. In mezzo alla foschia si materializzano fantasmi, attuali e passati, che si confondono tra loro e con la realtà. Grazie ad una narrazione incalzante e al susseguirsi di un colpo di scena dietro l'altro arriviamo all'apice della tensione e al ribaltamento dei ruoli tra carnefice e vittima.
Ho divorato questo libro in due sere e mi è piaciuto molto, per cui ve lo super consiglio!