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Una storia fantasy di eroi e draghi, principi e maghi. Il declino di re Roland scatena una lotta per il trono tra Peter, l'erede, e il perfido Flagg.
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Gli occhi del drago è un romanzo fantastico scritto da Stephen King e pubblicato nel 1984. Quest'opera è un classico fantasy, basato sulla battaglia tra il bene e il male e pervasa dalla costante presenza della magia, che ha un ruolo preminente nella storia. Le due figure cardinali vengono rappresentate da Flagg, il mago di corte che aspira al ruolo di re, e da Peter, accusato ingiustamente della morte di suo padre, il re Roland. La narrazione è accompagnata da illustrazioni di David Palladini.
La trama è presto scritta: nel regno di Delain, il vecchio re Roland vive serenamente i suoi ultimi giorni circondato dal rispetto dei sudditi e dall'affetto dei due figli. A ereditare il trono sarà il primogenito, il principe Peter, bello, valoroso e di sicura tempra regale. Ma il malvagio Flagg, mago di corte, aspetta da ormai quattrocento anni di impossessarsi del regno e non esita a mettere in atto un piano diabolico per realizzare finalmente il suo sogno. Così, quando Roland muore misteriosamente, Flagg riesce a far imprigionare Peter con l'orrenda accusa di aver avvelenato il padre. Diventa sovrano il secondogenito, il principe Thomas, un ragazzo debole e insicuro che il mago sa di poter manipolare a suo piacimento. Ma Flagg ignora la forza dell'orribile segreto che Thomas custodisce da anni e non ha previsto che Peter farà di tutto per fuggire dall'altissima torre in cima alla quale è stato rinchiuso...
Sì, avete letto bene, il libro è di Stephen King, Re dell'horror e no in questo libro non c'è assolutamente niente che assomiglia a quello che avete potuto leggere dell'autore se siete suoi fans o anche solo lettori occazioanali, ma a tutto c'è una spiegazione e per questo romanzo è racchiusa nella dedica che apre il libro: al tempo della pubblicazione sua figlia Noemi era troppo piccola per leggere le storie dell'orrore, e quindi il padre, come “regalo”, scrisse per lei questa che a tutti gli effetti è una fiaba.
In ogni caso se siete veri appassionati del Re potrete trovare sicuramente delle chicche come: in questo romanzo compare Randall Flagg, lo stesso personaggio de “L'ombra dello scorpione” e della saga della Torre Nera. Anche re Roland è un riferimento alla Torre Nera e al suo protagonista Roland di Gilead. Inoltre la fittizia città di Delain, a sua volta, è situata nell'entro mondo della serie della Torre Nera.
Bisogna dire che “Gli occhi del drago” ha ricevuto un'accoglienza negativa da alcuni fan dell'autore che ritenevano fosse un libro per bambini e questo portò Stephen King a scrivere “Misery” come una metafora del fatto che fosse obbligato a scrivere horror.
Non è certo il migliore di King, anzi, a mio parere non rientra nemmeno nella rosa dei possibili migliori di King, ma la trama, sebbene semplice e molto scarna è ben curata, la mano del Re comunque si “sente” nell'evolversi degli eventi e nella costruzione dei personaggi (anche se abbozzati), anche qui i colpi di scena abbondano e tengono incollato il lettore al libro.
Direi che è comunque errato parlare di libro fantasy: questa è una favola, simpatica e leggibile, sicuramente lontana dalle solite trame dei classici del genere ma comunque la lettura ne vale la pena sia per chi non ha mai letto King che chi colleziona tutte le sue storie.