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Recensione unica per il volume diviso in due dalla Mondadori
Il gioco del trono, in originale “A Game of Thrones”, è un romanzo fantasy del 1996 dello scrittore statunitense George R. R. Martin; rappresenta il primo libro della saga delle “Cronache del ghiaccio e del fuoco” e il suo seguito è “Lo scontro dei re”. È stato pubblicato in lingua italiana per la prima volta da Mondadori suddiviso in due volumi, intitolati “Il trono di spade” e “Il grande inverno”. Il gioco del trono nel 1997 è stato candidato al Premio Nebula e al Premio World Fantasy e ha vinto il Premio Locus. Dal 17 aprile 2011 viene trasmessa su HBO una omonima trasposizione televisiva del ciclo di romanzi, Il Trono di Spade. Oltre alla serie televisiva, sono nati giochi da tavolo, di carte e anche videogiochi basati sulla serie.
Martin ha classificato la propria saga come “epic fantasy”. Tra gli autori che hanno maggiormente influenzato la sua scrittura cita J. R. R. Tolkien e Tad Williams. L'autore ha combinato il realismo del romanzo storico con il lato soprannaturale del fantasy, riducendo al contempo l'importanza della magia a favore delle battaglie e degli intrighi politici.
Gli editori si aspettavano che “Il gioco del trono” sarebbe rapidamente diventato un best seller, ma il primo capitolo della serie non raggiunse neanche le ultime posizioni delle classifiche al momento dell'uscita. Tuttavia il romanzo raccolse gradualmente l'interesse dei lettori e la sua popolarità crebbe tramite un passaparola positivo, tanto che, nel 2010 Il gioco del trono superava il milione di copie vendute.
La storia si svolge in un mondo immaginario composto da due continenti principali, Westeros a occidente ed Essos a oriente, dove la civilizzazione è di tipo feudale e la magia e le creature leggendarie (come i draghi) sono esistite ma si reputa siano scomparse. In questo mondo si intersecano tre linee narrative principali: le lotte intestine tra casate nobiliari per l'ottenimento del trono di Westeros, il risveglio nel nord del reame di una razza di creature appartenenti alle leggende, e le peripezie dell'ultima erede della dinastia regnante di Westeros in esilio nel continente orientale per riottenere il trono. Ogni capitolo è presentato attraverso il punto di vista di uno dei personaggi principali. Essi sono spesso ambigui sul piano morale e gli intrighi politici e i ribaltamenti di fronte sono frequenti. I temi trattati sono rivolti a un pubblico più adulto rispetto al fantasy tradizionale, con la violenza e la sessualità che rivestono un ruolo importante.
Le Cronache del ghiaccio e del fuoco sono ambientate in un mondo fittizio che ricorda l'Europa medievale, ma nel quale le stagioni possono durare per anni. Westeros, il continente nel quale si svolge la maggior parte della storia, ricorda essenzialmente l'Inghilterra del medioevo, mentre il continente distrutto di Valyria si avvicina all'Impero romano, tramontato durante le invasioni barbariche. Martin si è ampiamente documentato sulla storia, l'abbigliamento, l'alimentazione e i tornei medievali per dare delle basi di realismo ai suoi librie si è costruito negli anni una biblioteca personale sull'argomento. Eventi storici come la guerra dei cent'anni, le crociate, la crociata albigese e soprattutto la guerra delle due rose gli sono servite da fonte di ispirazione.
Gran parte delle vicende si svolge nei Sette Regni del continente occidentale, entità feudali governate dalle nobili case Baratheon, Stark, Lannister, Arryn, Tully, Tyrell e Martell. La casata minore dei Greyjoy domina invece le Isole di Ferro. Secoli prima degli eventi raccontati nel primo libro, i Sette Regni furono riuniti sotto la dinastia Targaryen; una rivolta scoppiata in seguito tra i signori feudali, portò all'uccisione dell'ultimo re e alla conquista del trono di spade da parte del capo dei ribelli, Robert Baratheon. A nord del continente occidentale si erge la Barriera, un imponente muro di ghiaccio che protegge i Sette Regni dai pericoli provenienti dal profondo nord, gelido e perlopiù inesplorato, in cui vivono popoli barbari, comunemente detti Bruti, e creature leggendarie. A est del continente occidentale, oltre il Mare Stretto, v'è un continente chiamato Essos, dove vivono popolazioni nomadi e fioriscono le città libere. Qui sono da anni stati esiliati gli ultimi membri della casa Targaryen, un tempo al comando dei Sette Regni.
Le Cronache del ghiaccio e del fuoco è strutturata in modo tale da apparire come una storia politica piuttosto che di eroismo, dove la lotta per il potere è il risultato del sistema feudale e non di una contrapposizione netta tra bene e male. Martin non desidera solamente riflettere le frizioni tra le differenti classi sociali medievali, ma anche esplorare le conseguenza delle decisioni dei regnanti, egli evita deliberatamente la semplificazione bene-male tipica del fantasy tradizionale, troppo distante dalla realtà, e si impegna affinché i suoi personaggi non siano totalmente bianchi o neri ma di diverse sfumature di grigio. I suoi personaggi sono continuamente posti di fronte a scelte difficili e Martin esplora i temi della redenzione e della capacità di rimettersi in discussione e di cambiare. La struttura stessa del romanzo fa inoltre sì che anche i cattivi dichiarati abbiano la possibilità di presentare il loro punto di vista e di giustificare i loro comportamenti, così che il lettore è lasciato libero di decidere per sé chi siano i buoni e chi i cattivi in base alle conseguenze delle loro azioni.
La violenza, così come la morte o la mutilazione di alcuni dei personaggi principali, servono ad accrescere il senso di realismo, trovando particolarmente frustrante che i personaggi principali di molti romanzi fantasy attraversino la storia senza essere mai neanche feriti. La guerra è presentata nei suoi aspetti più macabri e i romanzi riflettono i tassi di mortalità effettivamente documentati in conflitti medievali. Sebbene l'aspetto sessuale sia spesso trascurato nel fantasy, Martin ritiene la sessualità una forza motrice importante nella vita umana che non dovrebbe essere esclusa dalla narrazione. Martin si sforza di rendere i personaggi femminili credibili quanto quelli maschili.
La trama anche in questi due primi libri è davvero complessa: nel Continente Occidentale di Westeros, in seguito alla misteriosa morte del Primo Cavaliere Jon Arryn, re Robert Baratheon, che aveva conquistato il trono durante la battaglia del Tridente e lo aveva consolidato attraverso il matrimonio con Cersei Lannister, nomina il signore di Grande Inverno, Eddard Stark, suo nuovo Primo Cavaliere. Alla morte di Robert, intrighi di corte, tradimenti e desiderio di potere porteranno i Sette Regni dell'Occidente alla guerra per la conquista del trono di spade. Intanto nel nord di Westeros, presso la Barriera, i pochi e male assortiti Guardiani della notte, tra cui Jon Snow figlio bastardo di Eddard Stark, devono fronteggiare l'imminente arrivo dell'inverno e proteggere il reame dalla minaccia dei Bruti e dalle creature note come Estranei, risvegliatesi dopo secoli di assenza. Nel Continente Orientale di Essos, invece, il crudele Viserys Targaryen cede in sposa la sorella Daenerys al potente guerriero nomade dothraki Khal Drogo per ottenere un esercito col quale riconquistare il trono che è appartenuto alla sua famiglia per quasi 300 anni.
Credo che fui uno dei primissimi lettori italiani a mettere le mani su questo volume nel lontano 2000, quando nessuno ne parlava perchè la serie era ancora al di là da venire e lo presi senza mai aver letto nulla delle recensioni inglesi, ma solo attirato dall'immagine della mia edizione cartonata quella con il drago che vola in un cielo nuvoloso sotto una grande luna. Mi ricordo che mi piacque molto e decisi di appuntarmi il nome per poter comperare il seguito: allora non sapevo che partiva così una delle saghe fantasy più lunghe mai prodotte e che avrebbe riscosso un successo planetario. Personaggi avvincenti, trama coinvolgente, un fantasy politico, con intrighi degni dei migliori libri thriller e di spionaggio, narrazione tesa e la trama che si snoda in modo molto fluida. E poi la crudeltà delle guerre, i personaggi che finalmente non sono semplicemente buoni o cattivi come nella maggior parte dei fantasy, ma che sfumano da una parte o dall'altra. Il sesso esplicito che in rare occasione avevo trovato in un libro di questo genere.
Io però lessi solo il seguito di questo (anche se in realtà era un volume unico spezzato in due) e un terzo (la prima parte del secondo volume). Sebbene anche il secondo manteneva alte le aspettative, ho trovato il terzo meno riuscito e complice anche un periodo di stanca nelle letture fantasy, ho abbandonato il ciclo e all'uscita della serie televisiva ho cominciato a seguirla quella senza più riprendere in mano la versione cartacea.
Series
10 primary booksA Song of Ice and Fire (1-in-2) is a 10-book series with 10 primary works first released in 1996 with contributions by George R.R. Martin, Jörn Ingwersen, and 2 others.
Series
8 primary booksLe cronache del ghiaccio e del fuoco is a 8-book series with 8 primary works first released in 1996 with contributions by George R.R. Martin, Jörn Ingwersen, and 3 others.