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Il simulatore, in originale “The Deceiver”, uscito nel 1991, è un libro di Frederick Forsyth che è uno scrittore britannico, noto come autore di spy-story come “Il giorno dello sciacallo”, “I mastini della guerra”, “Dossier Odessa”, “Il pugno di Dio” e “Il quarto protocollo”.
Siamo negli anni Novanta, la guerra fredda sembra ormai relegata agli archivi storici e mentre il mondo sta cambiando ai responsabili dello spionaggio internazionale tocca affrontare nuove sfide. Alcune di di esse sono il terrorismo internazionale, i cartelli della droga, i moderni arsenali militari. Questo è quanto deve affrontare Sam McCready, il Simulatore, preposto all'Ufficio Simulazione del SIS inglese. Dalla Germania dell'est alla Libia di Gheddafi, da Cipro alle isole caraibiche, il Simulatore verrà a contatto con le nuove tecniche dello spionaggio scientifico, lo spionaggio del futuro.
Il romanzo parte dagli esili interludi di una riunione che deciderà il futuro dei servizi segreti inglesi dopo la caduta del muro e la sorte dei funzionari che hanno guidato la guerra fredda, in particolare sull' Ufficio di Simulazione, Disinformazione e Operazioni Psicologiche. Da qui si dipana la trama che in verità è una raccolta di quattro racconti con protagonista sempre Sam McCready che ha lavorato a svariati rompicapi mettendo insieme frammenti eterogenei e dando loro un senso. Il Simulatore deve sapere molto sulle varie ragioni dello spiare e del tradire: risentimento, ideologie, mancate promozioni, odio verso i superiori, vergogna per insolite inclinazioni sessuali, timore di tornare a casa senza soldi, intolleranza per corruzione e nepotismo. Deve essere in grado di muoversi in quel territorio d'ombra che separa ogni verità da ogni menzogna. I più complessi dispositivi di sicurezza e di osservazione si rivelano inadatti a queste sottigliezze.
Frederick Forsyth, maestro del thriller internazionale, non smentisce il suo comprovato talento, ci regala un intreccio appassionante che rivela trame oscure soprattutto nei primi tre racconti che sono intrisi di un'atmosfera ambigua e amara, di grande qualità, soprattutto il secondo “il prezzo della sposa” un diabolico gioco d'inganni, nel quale la verità si nasconde inafferrabile.
Da leggere per tutti gli appassionati di spy-stories.