Ratings2
Average rating4
L'estate piú calda del secolo. Quattro case sperdute nel grano. I grandi sono tappati in casa. Sei bambini, sulle loro biciclette, si avventurano nella campagna rovente e abbandonata. In mezzo a quel mare di spighe c'è un segreto pauroso, un segreto che cambierà per sempre la vita di uno di loro. In questo romanzo Niccolò Ammaniti va al cuore della sua narrativa, con una storia tesa e dal ritmo serrato, un congegno a orologeria che si carica fino a una conclusione sorprendente; e mette in scena la paura stessa. Michele Amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosí grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. E per affrontarlo dovrà trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia - quella vista con gli occhi di Michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di Acqua Traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano. Il risultato è un racconto potente e di assoluta felicità narrativa, dove si respirano atmosfere che vanno da Clive Barker alle Avventure di Tom Sawyer, alle Fiabe italiane di Calvino. La storia è ambientata nell'estate torrida del 1978 nella campagna di un Sud dell'Italia non identificato, ma evocato con rara forza descrittiva. In questo paesaggio dominato dal contrasto tra la luce abbagliante del sole e il buio della notte, Ammaniti alterna, a colpi di scena sapienti, la commedia, il mondo dei rapporti infantili, la lingua e la buffa saggezza dei bambini, la loro tenacia, la forza dell'amicizia e il dramma del tradimento. E insieme tratteggia un indimenticabile campionario di adulti. Romanzo della scoperta di sé attraverso il rischio piú estremo, e la necessità di affrontarlo, Io non ho paura diventa un addio struggente all'età dei giochi e dello stupore, all'energia magica che ci fa lottare contro i mostri. E si insinua sotto pelle in ciascuno di noi, come una tenera pugnalata nel petto.
Reviews with the most likes.
Ammaniti ormai non mi sorprende più. Un autore meraviglioso, capace sempre di stupirmi, di affascinarmi, di farmi provare sempre dei sentimenti bellissimi. Anche in questo romanzo scritto in maniera divina e capace di evocare nella mia mente le immagini dell'ambiente descritto (Acqua Traverse, un paese sperso nei campi di grano del sud Italia), dei personaggi (per lo più i bambini che abitano in questo luogo), delle cose (gli strumenti rurali, le tv in bianco e nero, la gondola di venezia immancabilmente messa sopra la tv), come se fossi lì in disparte a guardare tutta la storia. Il libro è commovente, a tratti straziante, ma anche pieno di purezza e innocenza che si trova solo nei bambini. La storia poi scorre velocissima, anche se a tratti è soffocante e drammatica, come solo la realtà sa essere.
Consiglio anche questo libro di Ammaniti, come ho fatto con tutti gli altri.