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Io certe valutazioni su Goodreads veramente faccio fatica a comprenderle. Sarò io che non colgo certi significati profondi, sarà il mio poco impegno a volte, ma dare cinque stelle a questo racconto lungo quando io per fare tre esempi tra i più disparati do la massima valutazione al “Conte di Montecristo” o “Il Signore degli Anelli” o “Cent'anni di Solitudine”... insomma ci siamo capiti.
Questo libricino si legge in un paio d'ore, non è neanche un'idea così originale, uno che si perde in mare su una barca e lotta con gli elementi per tornare a casa... ho capito il genere di scrittura ridotto all'osso... ebbene? Dovrebbero questi due elementi farmi gridare al miracolo letterario? Insomma tutto carino, due ore passate curiosamente, si ok, ma anche basta così.
E poi a me i libri che non hanno un finale, davvero, mi fanno innervosire: tutte le storie hanno un inizio, uno svolgimento più o meno lungo e una fine, anche io, anche tu che leggi, hai un inizio e una fine, non è complicato né da capire, né da svolgere. Mi dai una storia, mi dai anche una fine degna di questo nome. Altrimenti, per quanto mi riguarda, su quella barca ci puoi anche morire.