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La mano sinistra delle tenebre, in originale “The Left Hand of Darkness” è un romanzo di fantascienza del 1969 di Ursula K. Le Guin, vincitore dei massimi riconoscimenti nell'ambito della narrativa fantascientifica, il premio Hugo e il premio Nebula. È il quarto romanzo, in ordine di pubblicazione e non di cronologia interna, del Ciclo dell'Ecumene.
La trama è presto scritta: Genly Ai è un inviato dell'Ecumene sul pianeta Gethen, con il compito convincerlo ad unirsi alla federazione. Ai si trova di fronte ad alcune situazioni molto particolari su Gethen. Innanzitutto il pianeta è quasi completamente ghiacciato, tanto da essere colloquialmente chiamato Inverno dagli esploratori. Il secondo aspetto peculiare è che gli esseri umani autoctoni sono ermafroditi. Non si conosce se ciò sia il risultato di un'improbabile evoluzione o se l'insediamento sia stato oggetto di manipolazione genetica decine di migliaia di anni prima. I Gheteniani sono neutri per la maggior parte del tempo ma una volta ogni 26 giorni circa hanno una fase detta kemmer (delle durata di circa 2 giorni) in cui diventano maschi o femmine in base ad uno scambio di feromoni con il partner. Entrambi i partner quindi hanno la possibilità di restare incinti. Le vicende di Genly riguardano principalmente il suo incontro con i potenti della nazione di Karhide prima e Orgoreyn poi. In entrambi viene coinvolto in giochi di potere politici che non capisce e che ben poco hanno a che fare con la sua missione. Tutti i personaggi coinvolti più che pensare ai vantaggi che darà loro l'alleanza con un impero stellare molto più progredito si concentrano su come utilizzare questo bizzarro alieno per il loro tornaconto politico. Un elemento fondamentale delle vicende di Ai è la sua amicizia con un getheniano, che dà modo all'autrice di affrontare il tema della comprensione tra popoli diversi e quello del genere sessuale come fattore di differenziazione nella società umana.
Secondo libro di fantascienza che leggo di quest'autrice e seconda personale delusione. Ho provato a leggere la sci-fi dell'autrice dopo essere approdato dalla sua saga fantasy di Earthsea (che mi aveva convinto); dopo il mio fiasco con “I Reietti dell'altro pianeta”, ho provato questo, ma anche qui non sono riuscito a entrare in sintonia con lei non tanto per le idee e i concetti espressi che sono di alto valore simbolico, ma proprio perché non è una fantascienza che mi piace, che mi diverte.
Sicuramente rivoluzionario nel 1969, per le tematiche affrontate, direi che riletto oggi abbia perduto molto del suo impatto. Leggendolo adesso per la prima volta, mi pare che la descrizione di una società asessuata (per la maggior parte del tempo) sia poco approfondita, anche perchè sembra che per lo più sia una società maschile, che per un periodo di tempo diventi femminile, ma la mia impressione è che sia misogina per tutto il tempo. La parte del libro poi con la descrizione accurata della traversata sui monti, che occupa buona parte della seconda metà del libro, mi è sembrata decisamente eccessiva e in buona parte evitabile. La lettura è andata avanti a rilento e per lo più mi ha annoiato.
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9 primary books12 released booksHainish Cycle is a 16-book series with 9 primary works first released in 1966 with contributions by Ursula K. Le Guin, Katarzyna Staniewska, and 3 others.