La memoria rende liberi
La memoria rende liberi
La vita interrotta di una bambina nella Shoah
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Come ogni anno, in occasione del giorno della memoria, comincio a leggere un libro che ne parli, in modo da poter così non dimenticare e cercare di trasmettere a chi mi sta intorno ciò che ho letto. La tragedia dell'olocausto così come i libri che parlano delle due guerre mondiali mi hanno sempre affascinato, mi piace la storia e cerco sempre di capire cosa porti gli uomini a fare quello che fanno; la storia si ripete, sempre. E noi non riusciamo mai ad imparare da essa.
E ogni volta che leggo di più sull'argomento mi convinco immancabilmente che l'uomo indipendentemente dall'età storica in cui vive, sia nella maggior parte dei casi ignorante, stupido, cattivo e indifferente al male altrui; mi sembra un dato di fatto appurato e chiaro come che domani mattina sorgerà il sole. E queste tre caratteristiche messe insieme fanno un mix da cui derivano guerre, orrori, prevaricazioni e qualsia altra schifezza vi venga in mente.
E' di questi giorni la notizia che il 16 e dico sedici scritto in lettere per cento degli Italiani crede che l'olocausto non sia mai avvenuto e dunque cosa c'è da aggiungere? Per non parlare delle scritte antisemite, di chi crede che chi scappa dalla guerra o dalla fame lasciando il luogo dov'è nato sia giusto che crepi in mare, chi pensa che tutto questo non lo riguardi... e dunque ancora e sempre INDIFFERENZA.
E così per lo più penso che sia brutto vivere in questo mondo indifferente e ignorante e a volte mi sento un alieno che non capisce dove si trova e non capisce quello che vede e sente. Spero in mia figlia, cerco di spiegarle, cerco di scusarmi per lo più.