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Il genere apocalittico o meglio post apocalittico è una branchia della fantascenza che mi ha sempre intrigato. Cerco sempre di scovare, soprattutto nelle banceralle dell'usato, come in questo caso, dei libri che ne trattano.
Purtroppo devo dire subito che questo non l'ho trovato particolarmente brillante; non ci sono descrizioni accurate dell'ambiente e dell'ipotetica vita post-apocalittica, che io solitamente apprezzo molto, anche la storia di fondo dell'avventuriero che si ritrova suo malgrado a rifar rinascere gli Stati Riuniti d'America non mi è piaciuta molto. Suona di già letto e di già visto.
L'ho trovata stantia e un po' tirata per i capelli, anche la parte dei “Sopravvissuti” (uomini geneticamente alterati per formare il soldato perfetto) mi è parsa stiracchiata. Mi è piaciuto relativamente il personaggio principale che si ritrova, probabilmente l'unico, ad anteporre l'idea di un ritorno alla civilizzazione alla propria sopravvivenza.
Insomma, bla, bla, bla. Siamo americani e siamo la culla delle civiltà, quanto siamo fighi, quanto siamo bravi.
Non lo giudico alla fine in maniera troppo negativa, perchè qua e là ci sono delle belle idee, anche se sfruttate male.
Da un mediocre libro, un film disastroso con un Kevin Constner, che era gia apocalittico di per sè.
Consigliato solo agli appassionati del genere.